A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Verona
Approfondimento su Napoli-Verona
Napoli e Verona, nonostante il calendario asimmetrico, si sono affrontate sia nel girone d’andata che di ritorno alla prima giornata.
Si è giocata ieri sera alle 20:45 presso lo stadio “Diego Armando Maradona” la sfida tra il Napoli e il Verona, valida per la prima giornata del girone di ritorno. Un match nel quale i ragazzi di Antonio Conte volevano da un lato vendicare il pesante 0-3 della gara d’andata, ma soprattutto dall’altro dare continuità ai quattro successi consecutivi e alla splendida prestazione di Firenze. Anche gli scaligeri, dopo che il tecnico Paolo Zanetti aveva rischiato l’esonero, hanno ripreso la loro marcia verso l’obiettivo salvezza cambiando decisamente marcia nelle ultime giornate. La partita è stata vinta dal Napoli per 2-0, con una rete per tempo ad opera di Di Lorenzo e Anguissa.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La partita scontata: fino alle 20:44 di ieri del match Napoli-Verona non parlava davvero nessuno. Come se la sfida contro i gialloblù fosse un’amichevole estiva (in pay per view) che non mettesse in palio altri tre punti buoni per continuare il sogno tricolore. Tutti tranne uno: Antonio Conte. Solo il tecnico salentino sarebbe stato in grado di martellare i propri ragazzi nei giorni antecedenti alla gara e di presentare una squadra concentrata, cattiva, ma soprattutto pronta ad azzannare il povero Verona. Anche questa è una delle piacevoli conseguenze di quando si decide di acquistare “il pacchetto Conte”…
- Il fulmine a ciel…tempestoso: la storia d’amore tra il Napoli e Kvaratskhelia non è terminata improvvisamente, nè tantomeno inaspettatamente. Le parti non hanno mai raggiunto una sintonia da almeno un anno e mezzo, nè sono state mai realmente così vicine. Semmai improvvisa è la bomba scoppiata giovedì scorso. In questa storia non cercheremo traditori, approfittatori e opportunisti perchè, credetemi, non c’è nulla di romantico se non la passione dei tifosi partenopei. Qui si tratta di professionisti che, sia in casa Napoli che nell’entourage del georgiano, fanno i loro interessi economici. E’ stato bravo come sempre Conte a parlare in modo chiaro e netto, NON C’E’ PIU’ MARGINE. Anche se il PSG dovesse tirarsi indietro, il procuratore di Kvara dovrebbe rapidamente trovare un piano B per il suo assistito. Ciò che non mi piace di questa vicenda è il timore che il Napoli rischi di farsi trovare impreparato sul sostituto. Che il ragazzo andasse via (con o senza rinnovo) era palese, ma serve il nome giusto da pagare la cifra giusta da presentare ai tifosi esattamente venti minuti dopo il suo addio. Ed è questa forse l’unica vera colpa societaria sin dal 2004: l’incapacità di gestire gli imprevisti in tempi rapidi.
- Le tre gare chiave: ora per il Napoli il gioco si fa davvero durissimo, perché il calendario asimmetrico si è divertito a mettere in fila la trasferta di Bergamo, la gara interna con la Juventus e infine la Roma di Sor Ranieri all’Olimpico. Tre match per capire quali siano le reali ambizioni dei partenopei, se poter lottare per il titolo fino in fondo con Inter e Atalanta oppure doversi accontentare di una lotta per il secondo/terzo posto. Qualunque sia il risultato che uscirà da questo mini-ciclo dovremo continuare ad applaudire questa squadra e il suo tecnico, perché la ricostruzione è appena iniziata…
- Il mercato a perdere: i più ottimisti si aspettavano di trovare sotto l’albero di Natale il nuovo difensore centrale il primo gennaio. A me invece era chiaro che per Antonio Conte gli unici innesti possibili fossero giocatori validi che realmente riuscissero ad ampliare la profondità della rosa. Anche a costo di attendere gli ultimi giorni di mercato (vedi Danilo). Però onestamente tornano alla mente le parole di paura del tecnico salentino (“speriamo di non indebolirci durante il mercato“). Sicuramente l’allenatore, ormai abbiamo imparato a conoscerlo e, più di una volta quest’anno, è stato intellettualmente onesto senza bluffare. La paura c’era ed è purtroppo reale. Capisco l’entrata di Billing per Folorunsho, ma capisco ad esempio molto meno lo scambio di portieri con opzione a favore del Cagliari per l’acquisto a 6 milioni di Caprile. Il portiere voleva giocare e ci sta, ma togliersi il cartellino per una cifra molto bassa è per me follia. E Meret? Chi mi legge da tempo sa che va scongiurato un caso Zielinski-bis. Se non dovesse firmare entro una quindicina di giorni il friulano sarebbe libero di scegliersi la nuova squadra e la piazza, che già non si sa perchè mal lo sopporta, gli perdonerebbe mai un errore col contratto firmato per una diretta concorrente? Forse sarà solo una brutta indigestione della domenica notte (SPERIAMO), però mai come oggi la città di Napoli ha bisogno di un segnale positivo.
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
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