A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Bortolo Mutti, ex allenatore di Napoli ed Atalanta ed ex calciatore dell’Inter.
Un tema sempre attuale è quello del cambio di allenatore. Secondo lei, è una scelta realmente efficace o spesso è solo una reazione istintiva?
“Dipende. A volte, quando lo spogliatoio non segue più l’allenatore o si perde fiducia nei suoi confronti, il cambio diventa necessario. Anche se crudele, può servire a responsabilizzare i giocatori e a dare una scossa all’ambiente. Tuttavia, non è sempre la soluzione, perché i risultati sul campo dipendono da molteplici fattori. Io ci sono passato e vi dico che non è bello, ma talvolta è inevitabile”.
Passando al Napoli, che impressioni ha avuto dal punto di vista tattico nelle ultime settimane?
“Abbiamo visto una squadra estremamente versatile, capace di adattarsi a ogni avversario. Il Napoli di Conte ha dimostrato grande elasticità tattica. È fondamentale saper variare durante la partita per non essere prevedibili. Conte è molto bravo a preparare queste varianti e a leggerle in corsa, grazie anche a una rosa di alto livello. Questa capacità di cambiare il ‘vestito’ tattico è uno dei punti di forza del Napoli.”.
Crede che la squadra di Gasperini possa essere una seria candidata per lo scudetto?
“Assolutamente sì. L’Atalanta è cresciuta moltissimo negli ultimi anni, ha esperienza e giocatori di livello internazionale. La vittoria dell’Europa League ha rafforzato ulteriormente la mentalità del gruppo. Credo che si giocheranno lo scudetto con Napoli e Inter. Sarà una corsa a tre.”