Simeone e Raspadori, due riserve di lusso ma col futuro opposto

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Uno ha chiesto spazio, l’altro se l’è guadagnato e vuole continuare a prenderselo con i fatti.  Sono gli attaccanti Giacomo Raspadori Giovanni Simeone che finora hanno trovato poco minutaggio agli ordini di Conte, ma con risultati diametralmente opposti.
Il Cholito non solo si è confermato una sentenza contro la Lazio, ma ha sfiorato anche la doppietta neutralizzata da una prodezza di Mandas. “Non sono soddisfatto per il mio gol, ma deluso per il risultato. La prima cosa che uno pensa è che la sconfitta sia arrivata perché in campo è sceso chi ha giocato di meno. Ma non abbiamo alibi. Nessuno. Quando giochi devi fare di più anche per pochi minuti: devi essere sempre pronto, chi gioca e chi non gioca”.

 

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Chi invece è ancora fermo al palo è Raspadori in questa stagione: nessun gol, un solo assist e prestazioni anonime in 468’ tra campionato e coppa. A tal punto che Jack è progressivamente scivolato nelle gerarchie di Conte che pure lo ha provato in più ruoli, ha cercato soluzioni, collocazioni e variazioni sul tema pur di esaltare le caratteristiche dell’ex Sassuolo. L’attaccante però, 25 anni a febbraio prossimo, non è riuscito a sfruttarle come ci si sarebbe aspettato. All’Olimpico l’ultimo flop in ordine di tempo. Conte, come riportato da ilmattino, gli ha dato l’ennesima chance, ma a conti fatti non ha ancora trovato il suo Jackpot.

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