Ciccio Troise: “Prevedibili le scelte di Conte. Non mi è piaciuta una cosa. Ecco chi prenderei a gennaio”

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Nel corso di “Marte Sport Live” è intervenuto Ciccio Troise che ha analizzato Lazio-Napoli e il momento del Napoli. Queste le parole parole dell’allenatore:

 

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“Con la Lazio una sconfitta annunciata? Più che altro dalla conferenza prepartita avevamo capito che la squadra sarebbe andata in campo con undici cambi, di fatto mettendo quasi le mani avanti. In questa gara ha voluto capire su quali calciatori potrà fare affidamento in futuro, non tenendo conto del risultato, anche se la coppa Italia è importante, ma voleva capire quali giocatori potessero essere utili nel suo progetto, nella costruzione del Napoli di Conte insomma. Penso che lui voglia preservare il progetto, provando a mantenere questa leadership in campionato, costruendo una mentalità vincente.

Non sono molto d’accordo nel modo in cui sono stati utilizzati alcuni calciatori, ma capisco che voleva capire sino in fondo il valore di alcuni calciatori. Assimilo le dichiarazioni di Conte di ieri a quelle successive alla sconfitta col Verona, ma qualche volta le valutazioni possono essere fatte anche dopo una vittoria e non per forza dopo una sconfitta. Perché i cambi solo al 71’? Dipende da cosa aveva in testa Conte. Da allenatore, se avessi prestabilito un determinato minutaggio devo sostenerlo fino in fondo, se avessi avuto invece come primario obiettivo il risultato allora già nell’intervallo avrei cambiato. In ogni caso in linea di massima sono dalla parte di Conte come piano gara e tendo invece più a buttare giù i calciatori come rendimento. Molti azzurri mi hanno deluso. Neres e qualcun altro a parte nessuno ha brillato. Per esempio ho visto particolarmente sottotono Spinazzola: deve ritrovarsi, non può essere questo.

Nell’ultimo terzo di campo riesce sempre a saltare l’uomo, è vero; ha fatto tre cross importanti, ma deve tornare ad avere continuità: se ci riesce, può rivelarsi determinante per il Napoli. Anche Ngonge non ha brillato: con i suoi numeri, potrebbe fare qualcosa di più. Se Spinazzola, però, non riprende il ritmo, dobbiamo cominciare a pensare seriamente a qualche nuovo terzino già a gennaio. Gilmour invece ha confermato il giocatore che è. Si avvicina molto a Lobotka per geometrie, ma lo slovacco ha una capacità impressionante nel vincere i duelli di rimbalzo: arriva sempre prima nella ‘riaggressione’ alla palla, cosa che Gilmour non fa così bene. Anguissa? Quando è in forma, risulta un calciatore di grandissima qualità. Rafa Marin è a disagio nella fase di costruzione: l’ho visto in netta difficoltà in fase di costruzione. Ha vinto qualche duello aereo, non male nell’uno contro uno, ma ha un problema evidente nel ritmo di partita. Ha una buona fisicità però lo vedo in difficoltà. L’equilibrio, ieri sera, non c’era. La difficoltà, nel primo tempo, era tenere palla, nonostante in campo ci fossero giocatori come Gilmour che legano bene il gioco ed hanno un bel lancio. Raspadori resta un dilemma: diversi tecnici lo hanno provato in vari ruoli, per me resta una seconda punta o almeno da sottopunta. Al momento non c’è un progetto tecnico-tattico che si addice alle sue caratteristiche e alle qualità, che ha in ottima dose.

Chi prenderei a gennaio? Serve sicuramente un difensore centrale, perché il Napoli ha bisogno di qualcuno di livello alto, di caratura internazionale. E penso che possa servire anche un terzino. Come sta Conte? Per me ci sguazza in questa situazione, sa gestire benissimo questi momenti. Non sarà felicissimo, ma su queste situazioni sa costruire qualcosa di importante”. Avevamo capito che la squadra sarebbe andata in campo con undici cambi, di fatto mettendo quasi le mani avanti. In questa gara ha voluto capire su quali calciatori potrà fare affidamento in futuro, non tenendo conto del risultato, anche se la coppa Italia è importante, ma voleva capire quali giocatori potessero essere utili nel suo progetto, nella costruzione del Napoli di Conte insomma. Penso che lui voglia preservare il progetto, provando a mantenere questa leadership in campionato, costruendo una mentalità vincente.

Non sono molto d’accordo nel modo in cui sono stati utilizzati alcuni calciatori, ma capisco che voleva capire sino in fondo il valore di alcuni calciatori. Assimilo le dichiarazioni di Conte di ieri a quelle successive alla sconfitta col Verona, ma qualche volta le valutazioni possono essere fatte anche dopo una vittoria e non per forza dopo una sconfitta. Perché i cambi solo al 71’? Dipende da cosa aveva in testa Conte. Da allenatore, se avessi prestabilito un determinato minutaggio devo sostenerlo fino in fondo, se avessi avuto invece come primario obiettivo il risultato allora già nell’intervallo avrei cambiato. In ogni caso in linea di massima sono dalla parte di Conte come piano gara e tendo invece più a buttare giù i calciatori come rendimento. Molti azzurri mi hanno deluso. Neres e qualcun altro a parte nessuno ha brillato. Per esempio ho visto particolarmente sottotono Spinazzola: deve ritrovarsi, non può essere questo. Nell’ultimo terzo di campo riesce sempre a saltare l’uomo, è vero; ha fatto tre cross importanti, ma deve tornare ad avere continuità: se ci riesce, può rivelarsi determinante per il Napoli. Anche Ngonge non ha brillato: con i suoi numeri, potrebbe fare qualcosa di più. Se Spinazzola, però, non riprende il ritmo, dobbiamo cominciare a pensare seriamente a qualche nuovo terzino già a gennaio. Gilmour invece ha confermato il giocatore che è. Si avvicina molto a Lobotka per geometrie, ma lo slovacco ha una capacità impressionante nel vincere i duelli di rimbalzo: arriva sempre prima nella ‘riaggressione’ alla palla, cosa che Gilmour non fa così bene.

Anguissa? Quando è in forma, risulta un calciatore di grandissima qualità. Rafa Marin è a disagio nella fase di costruzione: l’ho visto in netta difficoltà in fase di costruzione. Ha vinto qualche duello aereo, non male nell’uno contro uno, ma ha un problema evidente nel ritmo di partita. Ha una buona fisicità però lo vedo in difficoltà. L’equilibrio, ieri sera, non c’era. La difficoltà, nel primo tempo, era tenere palla, nonostante in campo ci fossero giocatori come Gilmour che legano bene il gioco ed hanno un bel lancio. Raspadori resta un dilemma: diversi tecnici lo hanno provato in vari ruoli, per me resta una seconda punta o almeno da sottopunta. Al momento non c’è un progetto tecnico-tattico che si addice alle sue caratteristiche e alle qualità, che ha in ottima dose. Chi prenderei a gennaio? Serve sicuramente un difensore centrale, perché il Napoli ha bisogno di qualcuno di livello alto, di caratura internazionale. E penso che possa servire anche un terzino. Come sta Conte? Per me ci sguazza in questa situazione, sa gestire benissimo questi momenti. Non sarà felicissimo, ma su queste situazioni sa costruire qualcosa di importante”.

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