Un sogno chiamato Scudetto prende forma a suon di vittorie di misura.
Il Napoli di Antonio Conte non conosce pause: dopo l’1-0 rifilato alla Roma, la capolista si ripete con lo stesso risultato sul campo del Torino. Una prestazione concreta, compatta, che porta l’ennesimo clean sheet e tre punti pesantissimi per mantenere la vetta della classifica. A decidere la sfida è un sinistro preciso e potente di Scott McTominay, autentico trascinatore di un gruppo che sta costruendo una stagione da sogno.Il gol decisivo e una difesa invalicabile
La partita si accende già nei primi minuti, con il Torino che spreca una chance gigantesca: al 4’, Adams manca incredibilmente la porta di testa su un cross perfetto di Gineitis. Un errore che peserà come un macigno sull’andamento della gara. Da quel momento in poi, il Napoli prende il controllo delle operazioni, mostrando organizzazione e qualità.La svolta arriva al 31’: Kvaratskhelia, con uno dei suoi dribbling irresistibili, serve McTominay in area. Il centrocampista scozzese, con freddezza glaciale, lascia partire un sinistro secco che fulmina Milinkovic-Savic. È l’1-0 che decide il match, ma il Napoli non si accontenta e continua a cercare il raddoppio, scontrandosi più volte contro un Milinkovic-Savic in versione super.
La muraglia azzurra e il fattore Conte
Se il Napoli segna poco, concede ancora meno. Meret vive una serata tranquilla, protetto da una difesa granitica guidata da Amir Rrahmani, impeccabile sia in anticipo che nelle palle alte. Anche quando il Torino prova a spingere, manca la lucidità per creare veri pericoli. La mano di Conte si vede in ogni dettaglio: pressing organizzato, sacrificio collettivo e una mentalità vincente che consente alla squadra di soffrire nei momenti difficili e colpire con cinismo.Occasioni sprecate e un finale al cardiopalma
Nel secondo tempo, il Torino alza il baricentro e tenta il tutto per tutto. L’occasione più clamorosa arriva al 37’, quando Saul Coco si ritrova il pallone a un passo dalla porta ma inciampa clamorosamente, sciupando un gol fatto. Sul fronte opposto, Milinkovic-Savic si esalta con due interventi straordinari: prima su un colpo di testa di Olivera, poi su un destro velenoso di Simeone nel recupero.Nel finale, l’illusione del raddoppio del Napoli, si spegne per un fuorigioco millimetrico: David Neres, entrato per spaccare la partita, supera il portiere con un sinistro angolato, ma il VAR annulla tutto.
Un messaggio al campionato
Con questo successo, il Napoli manda l’ennesimo segnale al campionato: non è un caso che sia in vetta. La capacità di vincere anche soffrendo, con carattere e determinazione, è la cifra distintiva delle grandi squadre. McTominay si conferma un acquisto azzeccatissimo, mentre la solidità difensiva e il lavoro collettivo rendono il Napoli la squadra da battere.Pagelle e protagonisti
- Scott McTominay (8): un motore inesauribile, decisivo in entrambe le fasi. Segna il gol vittoria e domina il centrocampo.
- Amir Rrahmani (7.5): pilastro difensivo, non concede nulla agli attaccanti granata.
- Milinkovic-Savic (8): tiene in piedi il Torino con parate da applausi, ma non può nulla sul gol di McTominay.
- Ché Adams (4.5): pesa come un macigno l’errore iniziale: un gol mangiato che avrebbe potuto cambiare la storia del match.
Conclusione
Il Napoli torna a casa con un altro mattoncino verso lo Scudetto, dimostrando ancora una volta che per vincere non serve dilagare, ma essere solidi, cinici e affamati. Una squadra guidata con sapienza da Antonio Conte e trascinata da un gruppo che non smette di sognare. La strada è ancora lunga, ma la capolista continua a indicare la direzione. E non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Dal nostro inviato Jo D’Ambrosio