Naturalmente, il conto economico 2024/25 potrebbe risultare molto diverso da quello appena archiviato. L’assenza dalle competizioni europee produrrà una perdita di ricavi significativa rispetto alle due passate stagioni sia sul fronte dei premi Uefa che su quello degli incassi da stadio mentre, sul fronte dei costi, le spese sul mercato per l’ingaggio di Conte e di altri giocatori onerosi (Buongiorno, Rafa Marin, Lukaku, Gilmour, McTominay, Neres, Spinazzola) dovrebbero produrre un incremento di 62 milioni del costo per gli ammortamenti dei cartellini oltre a 35 milioni di crescita del monte ingaggi. Una parte significativa dei 100 milioni di maggiori costi verrà certamente assorbita dalle cessioni ma si può stimare complessivamente un aumento dei costi di oltre 60 milioni se si considera anche il costo di Conte e del suo staff.
Un impatto che il bilancio del Napoli può assorbire con relativa tranquillità, perché la struttura patrimoniale del club partenopeo denota solidità e liquidità invidiabili: 211 milioni di patrimonio netto (crediti meno debiti) con indebitamento finanziario addirittura negativo, perché a fronte di 50 milioni di esposizione verso le banche (dovuta a due mutui Unicredit accesi qualche anno fa e mai realmente utilizzati) può disporre di 210 milioni di liquidità. Una gestione economica letteralmente da manuale. Fonte: CdS
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