Alla fine è tornato tutto. Ha vinto il più forte e l’ex ha fatto l’ex. Un Napoli solido ha avuto la meglio su di una Roma un po’ troppo attendista. Conte a fine gara è soddisfatto. Le sue parole attraverso il CdS: «Penso che abbiamo dominato per settanta-settantacinque minuti in tutte le situazioni, però forse avremmo dovuto avere maggiore cattiveria davanti alla porta. Le occasioni per fare gol ci sono state. Nell’ultimo quarto d’ora c’è stata sicuramente un po’ di apprensione, di ansia, anche perché non bisogna dimenticare che la Roma ha una squadra forte e una rosa forte, con giocatori di livello importante. Mi auguro che Claudio possa portarla dove merita». Non fa una piega. Come la sua soddisfazione. «Sono contento perché volevamo vincere e ci siamo riusciti nella maniera giusta. Giocando a calcio. E secondo me proponendo un bello spettacolo».
A dispetto di misure non ancora precisissime in fase realizzativa – 20 gol in totale – è arrivata l’ottava partita senza subire. «Il Napoli è una squadra strutturata a centrocampo, molto fisica: stiamo lavorando tanto sotto ogni punto di vista e curiamo moltissimo l’aspetto offensivo, provando a creare delle situazioni». Come quella del gol? «Sì, sono cose che proviamo, la catena di destra è molto rodata». Anche del gol di Lukaku: per un centravanti è pane puro. «Certo, ci sono anche le questioni dei singoli e l’autostima: segnare è stato importante per Romelu, gli attaccanti ne hanno bisogno per sentirsi sempre importanti. Lui è fin troppo buono e sente grande responsabilità nei miei confronti e nei confronti dei tifosi. Spero che la rete gli dia più fiducia, abbiamo bisogno di lui». La strada è giusta: «Il primo posto testimonia che il lavoro sta pagando. Dobbiamo crescere in ogni aspetto: essere più cinici, magari gestire meglio gli ultimi quindici minuti… Ma ho ragazzi molto ricettivi: prima di giocare gli ho detto di guardare soltanto a noi stessi».