La BENEDIZIONE di D10S
Noooo.. dai non ci credo. Sono qui da un’ora, anche se a me sembra un’eternità, ad Acerra all’interno di uno spogliatoio di un campo come tanti … fuori piove fitto e fa davvero molto freddo. È un marzo ancora più pazzo del solito e per me può diventare un marzo ‘memorabile’ perché fra poco sarò al tuo cospetto, potrò parlarti, ascoltarti, abbracciarti e persino giocare insieme a Te con il Pallone.
Ecco ci siamo….Sei arrivato in uno di quei sei macchinoni neri che sono appena entrati nell’atrio dello Stadio; ti ho visto …anzi intravisto perché subito ti hanno portato via all’interno del tuo spogliatoio … improvvisamente è spiovuto … il cielo è ancora plumbeo, ma il tuo arrivo è come se avesse placato acqua e gelo, accendendo tanto calore ed entusiasmo.
Non ce la faccio a restare qui dentro… esco dal mio spogliatoio, chiedo il permesso al mister inventando una scusa ed invece mi avvicino al tuo spogliatoio…. la porta è socchiusa, Tu sei al centro della stanza e Tutti gli altri compagni sono seduti in cerchio accompagnando con il ritmo delle mani le tue magiche dimostrazioni balistiche: stai palleggiando con un limone per giunta storto e bitorzoluto, e già siamo a ‘…centoventi…centoventuno….centoventidue…..”. Sono forse tanti anche i battiti del mio Cuore. Ti stai divertendo sapendo di far divertire quelli che sono intorno a Te. Ed è quello che hai sempre tentato di fare: trasmettere Gioia attraverso la Dote che Dio ti ha regalato: giocare a Pallone !!!
Resto incantato ….mi sveglia la voce del Mister che mi sta cercando dovunque…. Rientro nel mio spogliatoio per indossare la divisa… siamo pronti ….Ti aspetterò in campo….
Voglio farmi una foto con Te …. devo immortalare questo momento perché sono io il primo a non crederci….
Niente foto singole …l’organizzazione non ce lo consente …. solo una collettiva a centrocampo prima dell’inizio della partita; ok …ma non mi faccio fare fesso… lotto, quasi sgomito con i miei compagni di squadra e riesco a collocarni alle Tue spalle… ecco sei accovacciato ed io sono in piedi dietro di Te appoggiando una mano sulla tua spalla….. Dai fotografo muoviti e soprattutto non la fare sfocata … Fatta !! Ed il mio Cuore continua a battere forte …ma non mi svegliate vi prego: sono qui su un campo con il mio D10S !!!!
Inizia la partita, la folla ammassata sugli spalti scandisce in continuazione il Tuo nome…. Tu in pochi minuti chiarisci quale sarà l’andazzo: è una partita di beneficenza ma sarà una partita vera !!! E la giochi con il massimo impegno, correndo, dribblando, inventando, esultando, arrabbiandoti, cadendo nel fango, rialzandoti… stai onorando un impegno preso ma soprattutto stai rispettando Noi che siamo gli avversari seppure dilettanti ma considerati alla stessa stregua dei campioni da te affrontati in carriera.
Si susseguono le tue prodezze….3 goal uno diverso dall’altro… assist, magie….
Ecco ora sono vicinissimo a te, siamo a centrocampo, non è la zona di mia competenza ma mi ritrovo alle tue spalle. Un tuo compagno sta per battere un fallo laterale, tu chiami la palla, sei di spalle, credo anzi sono sicuro che non mi hai visto, forse riesco a contrastarti….
Ti arriva la palla, l’ammorbidisci con il petto, la fai scendere deliziosamente sulla gamba sinistra….. eccolo il momento propizio.. allungo la mia gamba verso di te tanto non mi hai visto, questa volta ti cogliero’ di sorpresa e ne esco con un contrasto vincente nei tuoi confronti …. ed invece fulmineo ti giri completamente su te stesso…. accarezzi la palla con l’esterno del tuo magico sinistro e fai passare la palla in mezzo alle mie gambe … un Tunnel ? Ma com’è possibile? Avevo le gambe chiuse e Tu non mi avevi visto nemmeno…. dribbli altri tre quattro dei miei compagni di squadra e realizzi il quarto goal.
La gente è impazzita a questa tua ennesima prodezza… sono tutti in visibilio… anche Noi in campo applaudiamo alla Tua incredibile magia…. ma che fai ? Stai ritornando proprio verso di me? Forse ti ho toccato involontariamente la caviglia e ti ho fatto male? ….. Cerchi proprio me …. il mio stupore misto ad emozione sale vorticosamente….. Ti copri la bocca con la mano destra … sei ad un metro … avvicino la testa verso di te per sentire meglio anche per il continuo boato in sottofondo …. ‘Ehi Amigo volevo chiederti scusa… non volevo prenderti in giro …davvero …scusami’ !!!
Il mio ‘Tutto’ (cervello, cuore, ed altri organi annessi) si ferma… per alcuni frazioni di secondo sono davvero in trance….. Tu, il Dio del Calcio che chiede scusa a me che non sono nessuno?…
Mi riprendo…. anche se tra i miei capelli, la divisa indossata ed il mio viso, il colore Rosso è uniforme…
‘Diego ma cosa dici? Scusa? Ma tu non hai capito quello che mi hai fatto: grazie ..grazie a Te perché questo tunnel lo potrò raccontare un giorno ai miei nipotini !!! Un tunnel da Diego’…
Hai sorriso …dandomi un schiaffetto sul volto in segno di assenso ….e ti sei allontanato per riprendere la gara….
E così posso raccontare ancora oggi che quel 18 marzo 1985 alle ore 15.43 sono stato ‘fulminato’ perché quel tunnel che nel calcio viene considerato come una sorta di umiliazione, per me è stata una vera e propria Benedizione !!!
Ecco perché sei e resterai per sempre, il mio D10S in Terra ed in Cielo !!!