Evenepoel scrive a Ngonge: “Spero di rivederti presto”. I due hanno giocato insieme all’Anderlecht

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Calcio e ciclismo sono sport diffetenti, certo, ma non per questo impediscono che si possano mantenere le amicizie, soprattutto se radicate nel tempo. Così è per Remco Evenepoel, campionissimo di ciclismo e l’attaccante del Napoli Cyril Ngonge. i due si conoscono bene, praticamente fin da quando erano poco più che dei ragazzini. In quegli anni giocavano insieme: a calcio.
Ma anche oggi che le strade dei due atleti si sono separate ed Evenepoel ha preferito il sellino alle scarpette da calcio, il campione di ciclismo si è voluto congratulare l’amico per i suoi traguardi raggiunti sul campo.

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«Ehi, Cirilou! Come stai? – Ha esordito Evenepoel nel suo messaggio – Ti mando questo messaggio solo per dirti che sono molto fiero di te. Quelle grandi prestazioni al Napoli e con i Diavoli Rossi sono le cose che sognavamo insieme da bambini. Sono felice che tu abbia realizzato quel sogno di quando eravamo bambini. Spero di rivederti presto. Forse in Italia? Quando avrò una gara nelle vicinanze? Oppure verrò a vedere una delle tue partite. Saluta la tua famiglia. Penso che anche loro saranno molto orgogliosi di te, proprio come lo è tutta la mia famiglia».

Evenepoel e Ngonge hanno giocato insieme nelle giovanili dell’Anderlecht, poi uno è andato al Club Bruges e l’altro ha lasciato il calcio per la biciletta. Ngonge si è emozionato quando ha visto il messaggio dell’amico e subito è arrivata la sua risposta. «È incredibile. Davvero incredibile. Questo mi fa provare veramente molte emozioni. Remco ha significato molto per me – ha raccontato Ngonge – Eravamo quasi sempre in squadra insieme, finché lui non è passato alle giovanili del PSV. Da bambini eravamo molto legati e talvolta mi fermavo a dormire a casa sua.

Quindi ho anche un buon rapporto con i suoi genitori. È bello sapere che mi segue ancora, così come io seguo lui. È anche bello vedere cosa è riuscito a fare nel ciclismo. Il modo in cui sta cambiando lo sport e come sta diventando uno dei più grandi corridori. Aveva già quella forza mentale quando era ancora un giocatore di calcio. Ma riuscire a fare così tanto anche in un altro sport è unico. Non posso che provare rispetto per un uomo così grande. Spero di poterlo incontrare presto».

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