Castellammare – Bel gesto dei fratelli Esposito che non dimenticano le origini

Castellammare: ristrutturato il campetto dei loro primi calci

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Quel rettangolo verde in cui sono cresciuti era rovinato da tempo: lo hanno rimesso in piedi per restituirlo ai ragazzi del quartiere

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I fratelli Esposito sono cresciuti tirando pallonate dentro un quadrato verde incastrato tra i palazzoni del rione Cicerone di Castellammare. Hanno trascorso interi pomeriggi a dribblare gli amici d’infanzia, quando tornavano a casa avevano le guance rosse di fatica e i segni sulle ginocchia. Da bambini sognavano di diventare calciatori. Ci sono riusciti e domenica sono tornati a casa per sfidare la Juve Stabia. Prima il gol di Pio, poi il raddoppio di Salvatore sul rigore respinto da Thiam: “È stato un pomeriggio da pelle d’oca”, hanno dichiarato dopo la partita. Oggi sono rimasti in città per una bella iniziativa. Quel campetto sotto casa in cui hanno iniziato a giocare era rovinato dal tempo: aveva le porte arrugginite e la copertura danneggiata. In queste settimane gli Esposito lo hanno rimesso a nuovo. Terminati i lavori lo hanno consegnato al quartiere: “Pensiamo sia giusto che i ragazzi del rione possano avere le stesse possibilità che abbiamo avuto noi – ha detto Salvatore -. Devono scegliere la strada giusta. Chi può deve aiutare le nuove generazioni”.

Salvatore, Sebastiano e Pio hanno concordato con il sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza l’ammodernamento del campo finanziandolo a loro spese. Durante la scorsa pausa nazionali, i fratelli Esposito sono pure tornati in città per aiutare chi era al lavoro. Hanno aggiunto porte nuove, recinzioni ad hoc e l’erba sintetica: niente più cemento. Poi hanno preso il pallone e cominciato a giocare, come fanno sempre quando tornano a casa. Adesso nel quartiere c’è un nuovo spazio per i piccoli che sognano di diventare calciatori. Un enorme striscione affisso a bordocampo recita: “Ora tocca a voi, sognare non costa nulla”.
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I ragazzi del rione— All’inaugurazione del nuovo campo erano presenti Salvatore e Sebastiano, Pio è già in ritiro con l’Italia U21. Una folla di persone è scesa in strada per salutare gli Esposito che hanno tagliato il nastro e calciato il primo pallone in porta. “Tutto quello che sappiamo fare lo abbiamo imparato lì”, aveva detto il centrocampista classe 2000 nell’intervista alla Gazzetta alla vigilia della gara con la Juve Stabia. Mamma Flavia doveva sgridarli dal balcone per costringerli a tornare a casa. Ogni giorno organizzavano partitelle in quel campetto. In città li conoscevano tutti già da bambini. Ci sono loro foto ovunque: nell’ufficio del presidente del Club Napoli, la scuola calcio da cui sono partiti, pure dietro al bancone del bar accanto allo stadio. Chiunque ha un aneddoto da raccontare su quei biondini che correvano per il quartiere con il pallone tra i piedi. Sono tornati per regalare una speranza ai piccoli che vorrebbero diventare come loro. A Castellammare, i fratelli Esposito resteranno per sempre i ragazzi del rione Cicerone.

 

Fonte: Gazzetta

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