Il Napoli 2.0 di quest’anno amministra la partite senza andare incontro a frenesie inutili, e sa anche soffrire all’occorrenza.
È consapevole della propria forza e di conseguenza interpreta le gare in modo diverso a seconda dell’avversario e delle condizioni imposte dai diversi match. Con il Sassuolo si è andati in goleada, mentre con Roma, Atalanta ma anche Milan, il Napoli ha assorbito prima la forza dell’avversario per poi elevarsi e indirizzare le gare verso la vittoria con tecnica, qualità di gioco e proposta offensiva.
Gli azzurri sanno di poter vincere ogni tipo di match e occupano il campo con una maturità che l’anno scorso mancava. Il mercato di Cristiano Giuntoli ha fatto centro e dato quello che mancava per lo step mentale successivo.
Il Napoli senza Kvara espugna Bergamo, ambiente ostico e ostile con i soliti cori razzisti che ritornano indietro ai bergamaschi con il conto del risultato finale. Come se fosse una sorta di punizione divina per la loro “cultura da Medioevo”.
I partenopei fanno la voce grossa e fanno capire ancora una volta lanciando un segnale forte e chiaro, chi comanda in questo campionato. 35 punti su 39, 9 vittorie di fila e 11 vittorie e due pareggi in 13 partite fin qui disputate. Gli azzurri hanno perso punti solo contro Fiorentina e Lecce ad inizio campionato, due pareggi per 0-0 e 1-1.
L’assenza di Kvaratskhelia contro l’Atalanta si è avvertita solo nel momento in cui dalle sue parti poteva nascere qualche guizzo imprevedibile come solo lui sa inventare. La vera forza di questa squadra è il gruppo, un collettivo straordinario che come leader ha il suo allenatore. Luciano Spalletti è riuscito a plasmare una rosa che fa paura a tutti in ogni competizione. Che sia Italia o Europa, le potenzialità del Napoli sembrano essere infinite.
Gli azzurri arrivano a due gare dalla sosta per il Mondiale da primi indiscussi in classifica con 6 punti di vantaggio sul Milan e 8 sull’Atalanta in attesa del derby di Roma e Juve-Inter che chiuderanno la tredicesima giornata di campionato. Il prossimo obiettivo è quello di terminare questo piccolo grande capolavoro di prima parte di stagione con due vittorie casalinghe contro Empoli e Udinese. Il Maradona è pronto, e chissà che il distacco non possa aumentare ancora di più prima della pausa.
Il Napoli e Napoli seguono le parole del proprio capitano Giovanni Di Lorenzo, che ha le idee ben chiare dopo aver conquistato i tre punti contro Gasperini:
“Dopo essere andati sotto, ribaltare e vincere questa partita vuol dire solo una cosa, nun c’atter nisciun…”
A cura di Simone Di Maro