Lautaro da una parte e Lukaku dall’altra poi Dimarco e Politano Barella e McTominay Micki e Anguissa: quanti duelli a San Siro in una notte da titolo
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L’Inter ha subito tanto, ma segna più di due reti a partita, il Napoli è crollato due volte (Verona e Dea) in un campionato fin qui dominato
Il faccia a faccia Inzaghi-Conte può valere un pezzo di scudetto
Se avesse ragione De Laurentiis («il nostro obiettivo è l’Europa, non lo scudetto») e se avesse ragione pure Conte («l’Atalanta è più forte di noi», detto dopo la batosta), Inter-Napoli si sgonfierebbe un po’. L’Inter sì è da scudetto, ma se per il presidente e l’allenatore non lo è il Napoli stasera potremmo aspettarci un facile sorpasso in testa alla classifica.
Possiamo però dubitare? Possiamo credere a una strategia mediatica che ormai da anni accompagna il calcio italiano col fine di scaricare su altri ogni tipo di pressione? Sì, possiamo. E allora Inter-Napoli resta il punto più alto di questo campionato, almeno finora. Conte, che sfida per la prima volta la sua ex, torna a San Siro non rassegnato, tutt’altro. E questo Inzaghi lo sa, glielo hanno detto anche alla Pinetina. Lukaku da una parte, Lautaro dall’altra, Dimarco contro Politano, Barella e McTominay, Mkhitaryan e Anguissa, ce ne sono di duelli, ravvicinati o distanti, in questa partita che oggi raccoglie il meglio della Serie A, ma siamo portati a credere che Inter-Napoli sarà soprattutto Inzaghi contro Conte.