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Oggi, nella Sala dei Baroni presso il Maschio Angioino di Napoli si è svolto l’evento di beneficenza “La Mano De D10s”, progetto ideato dall’ex manager di Diego Armando Maradona Stefano Ceci al fine di aiutare l’Ospedale Santobono Pausilipon tramite una raccolta fondi.
All’evento ha partecipato anche qualche ex compagno di squadra e conoscente di Diego, tra cui “El Pampa” Roberto Sosa, Fernando De Napoli, Luigi Caffarelli e Gianfranco Coppola. Il presentatore dell’incontro è stato Raffaele Auriemma.
Alle spalle degli ospiti erano posizionate alcune maglie che Maradona aveva indossato durante i suoi anni azzurri e davanti a tutte c’era, invece, la maglia del Napoli attuale con su scritto D10s col numero 10, consegnata da Aurelio De Laurentiis a Stefano Ceci su cui c’erano le firme dei calciatori. La maglia, come dichiarato dallo stesso Ceci, verrà messa all’asta e il ricavato andrà alla Fondazione dell’Ospedale.
Stefano Ceci durante la conferenza ha spiegato a tutti i motivi che lo hanno spinto ad organizzare l’evento: “Oggi è un momento cruciale per aiutare la Fondazione, in particolare per i bambini che Diego amava tanto. L’obiettivo è raccogliere fondi per acquistare un macchinario necessario. Non sapevamo nemmeno che esistesse, ma è fondamentale”.
L’ex manager di Diego ha anche aggiunto un aneddoto di quando lui e Maradona incontrarono Ali Bin Nasser, l’arbitro tunisino di Argentina-Inghilterra ’86: “Anni fa io e Diego abbiamo rincontrato l’arbitro di quella partita e le prime parole che ci disse furono: Diego io ancora oggi non riesco a vedere quella mano”.
Successivamente ha preso parola anche lo storico attaccante del Napoli Roberto “El Pampa” Sosa che ha voluto ricordare Diego così: “Voglio sottolineare quanto Diego Maradona abbia significato per tutti noi. Ricordo ogni giorno la sua grandezza e l’impatto che ha avuto nelle nostre vite. Molti di noi lo sentono ancora vicino, e credo sia fondamentale trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni.
Mio figlio, che oggi ha 23 anni, ha vissuto esperienze in campo e allo stadio con Diego che sono parte della nostra eredità culturale. Dobbiamo garantire che le future generazioni non dimentichino mai la grandezza di Diego e l’importanza della nostra identità napoletana”.
“Maradona faceva beneficenza in un periodo storico in cui la solidarietà era diffusa dove la gente si preoccupava anche se il vicino di casa stava male. Oggi all’Ospedale vedo bambini maltrattati e abbandonati dalla società adulta. Maradona insegna l’amore e la generosità che ha sempre avuto in questa città”. Queste le parole di Flavia Matrisciano, fondatrice della Fondazione Santobono Pausilipon.
A fine evento, Stefano Ceci ha svelato ai presenti una maglia celebrativa per Diego con sopra la famosa “Mano de D10s”.
A cura di Emanuele Arinelli
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