Bogliacino, ex Napoli: “Olivera, un calciatore che trascina: quella fascia la fa mille volte per stare sempre proiettato in avanti”
Mariano Bogliacino, ex calciatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Capri, alla trasmissione Bordocampo.
Il Napoli ha avuto difficoltà con l’assenza di Lobotka, Gilmour ha provato a fare qualcosa ma non è stato sufficiente: quanto pesa l’assenza di un centrocampista di livello, come Lobotka?
“E’ un grandissimo giocatore. E’ ad un livello per cui è difficile sostituirlo. La squadra, però, sta bene. E sta in un grande momento. Credo che possa permettersi di sostituire Lobotka, tranquillamente.”
Queste partite che arrivano dopo le soste delle Nazionali, e il Napoli non ha avuto una grandissima ripresa, un pò per le assenze e un pò per le lunghe trasferte che i calciatori devono sostenere con le proprie Nazionali, come vanno preparate ed affrontate, considerando che il Lecce è reduce da un perentorio 0-6 in casa contro la Fiorentina?
“Credo che il Napoli debba guardare solo a sé stesso: è in un grande momento ed è primo in classifica. Il Lecce non ha iniziato bene questo campionato. Ha preso 6 gol in casa. Credo che farà una partita nella quale non vorrà prendere gol. Ma il Napoli ha una squadra tale che deve giocare e fare una partita lunga. Credo che sia una squadra superiore al Lecce. Ma dovrà stare attento perché il Lecce è una squadra che verrà con molta rabbia per aver perso 0-6.”
Tu hai vissuto entrambe le piazze: sono piazze calde, dove il calcio è vissuto in maniera diversa rispetto ad altre squadre. Quanto pesa, qua a Napoli, l’entusiasmo dei tifosi, dopo un’annata pessima come quella dell’anno scorso?
“I tifosi sono sempre un’arma in più. Per i giocatori. Sia che si vada bene sia se si vada male. Credo che in questo inizio stanno tutti insieme, compatti, dopo l’annata scorsa che non è andata bene. Ora hanno un nuovo allenatore che si sa quello che dà e quello che sta dando al Napoli. L’importante è stare tutti insieme!”
Tu sei uruguagio, un Sud Americano: a Napoli i Sud Americani hanno quel quid in più e portano tanta passione. Ora c’è Olivera, appena tornato dalla Nazionale, che sta ben figurando sulla fascia: che giocatore è? Che ci racconti di lui?
“Un calciatore che trascina: quella fascia la fa mille volte per stare sempre proiettato in avanti. E’ importante perché quella è una zona di passaggio. Ha un buon piede. Inoltre è un bravo ragazzo. Ha vinto un campionato. A me piace tantissimo come giocatore: spero che giochi quante più partite possibili”
Un tuo ricordo di quando eri qua a Napoli: cosa ti è rimasto impresso?
“Ce ne sono tanti. Per fortuna ho vissuto tantissimi momenti belli lì. Uno dei momenti belli è quando siamo saliti in Serie A a Genova. Con entrambe le tifoserie! Ed entrambe le squadre che avevano vinto quel campionato. E’ stato uno dei più belli. L’altro è stato il gol alla Juventus che ho fatto. Era nata mia figlia da poco lì a Napoli. Qualche giorno fa, lei ha compiuto 18 anni: è passato tanto tempo, tanti anni, però ho sempre bellissimi ricordi!”