“Conte era l’uomo che ci voleva a Napoli, serviva lui per ricompattare tutto l’ambiente”

Ecco le parole di Erminio Rullo

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Sabato in programma al “Maradona” la sfida tra Napoli e Lecce due squadre che ha nel cuore Erminio Rullo. La partita del cuore dell’ex terzino azzurro e giallorosso è sicuramente questa. Cresciuto nelle giovanili pugliesi, esordirà tra i professionisti nel Lecce di Delio Rossi, poi titolare in quello di Zeman, ma senza dimenticare il punto di partenza: Casoria e la Boys Melito. Classe ’84, terzino mancino con doti da tornante, piede educato e tanta corsa. Di Lui, poi, si accorgerà il Napoli che lo porta in azzurro nel mercato invernale del 2006/2007, e con il quale conquisterà la promozione in Serie A. Queste le sue parole a proposito di queste due società:

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Sei cresciuto nel Lecce, quanto ti ha dato questa società in termini calcistici? “Lecce per me rappresenta la mia seconda casa, ci sono arrivato all’età di 12 anni e tutt’ora ci vivo con mia moglie ed i miei 3 figli. Calcisticamente mi ha portato a conoscere la Serie A a soli 18 anni dopo tutta la trafila nelle giovanili vincendo tanto, 2 scudetti ed una Supercoppa Primavera”. Cuore napoletano il tuo, e proprio dalla Puglia arrivi a vestire la maglia azzurra. Che emozioni ricordi di quel periodo? “Il passaggio al Napoli è stato qualcosa di indescrivibile… Dalle strade di Casoria all’esordio con la maglia che ha indossato Diego Armando Maradona. Quando lo racconto al mio piccolo Edoardo a volte non ci credo ancora. L’emozione più grande che un ragazzo di Napoli possa vivere, ricordo ancora il boato al gol di Calaiò sul mio assist proprio contro il Lecce (gol che valse la promozione in Serie A al Napoli di Reja, ndr)”. Sabato al “Maradona” c’è proprio Napoli-Lecce. Azzurri in testa alla classifica, Lecce reduce da un pesante 0-6 contro la Fiorentina. Che gara ti aspetti? “I pronostici tendono tutti dalla parte del Napoli ma io mi aspetto una partita dura dove il Lecce venderà cara la pelle dopo la pesante sconfitta di domenica contro la Fiorentina”. Parlando del tuo ruolo da calciatore. Spinazzola e Olivera si contendono il ruolo sulla fascia sinistra, chi ti piace di più e cosa possono dare in questo Napoli? “Sono due giocatori diversi per caratteristiche. Olivera più difensore e più adatto da terzino nella linea a 4 mentre Spinazzola per me è più un quinto molto forte in fase offensiva. In questo momento Olivera dà più garanzie a Conte”. Antonio Conte da Lecce, un nome ed una garanzia. Ha rivoltato il Napoli come un calzino, ti aspettavi questo impatto? Quali prospettive può avere la squadra partenopea? “Conte era l’uomo che ci voleva a Napoli, serviva lui per ricompattare tutto l’ambiente, la squadra per me ha grossi margini di miglioramento per quanto riguarda la fase di possesso dove per adesso non sta lasciando il segno rispetto alla grande fase di non possesso”.

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