Il centrocampista brasiliano del Napoli, protagonista del secondo scudetto nel 1990 e della vittoria della Coppa UEFA, Alemao, condivide le sue riflessioni sulla situazione attuale del campionato italiano in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
La vita di Alemao oggi:
“Guardo quello che posso, perché poi la sera sono stanco e il fuso orario non sempre dà una mano, però mi tengono aggiornato e sono attratto da un calcio che sento mio”.
Sul campionato di Serie A:
“Che lo scudetto se lo giocheranno l’Inter e il Napoli, le più attrezzate”.
La squadra favorita per lo Scudetto:
“Mi viene da pensare che il Napoli arrivi. Che ce la faccia. Però è chiaro che poi il destino possono anche orientarlo piccoli episodi. Ma Conte è l’uomo adatto ed ha a disposizione i calciatori che fanno al caso. Squadra di contenuti”.
Il giocatore più bravo:
“Quello lì che non so pronunciare. Kvaratskhelia? Esatto. Il migliore. Per talento, per vivacità, per rapidità di pensiero, per quella energia che ti dà ogni volta che salta un avversario. È allegria”.
Su Lobotka:
“Lobotka mi ha impressionato, forse perché occupa la zona del campo che era mia. Ma stupisce la personalità con cui gioca, la naturalezza con la quale trova le soluzioni anche più difficili. Eppure, piccolo com’è, sa riempire il campo”.
Su Lukaku:
“Dire che è un centravanti eccezionale è scontato e anche sottolineare che con Conte si capiscono anche in silenzio è banale. Fa gol, fa reparto, ovvio, è trascinante, conosce il campionato ma in generale sa cosa sia il calcio e come affrontarlo. Ma a me piace quella sua faccia, ci vedo qualcosa di napoletano nella sua espressione. E comunque, tanto per esprimere un concetto ricorrente: lui è uno che sposta i valori e in un Napoli del genere alza ulteriormente il livello”.