La Gazzetta dello Sport scrive così sulla situazione Mario Rui a Napoli:
Nel Napoli di Antonio Conte – inizialmente con la difesa a tre – il quinto di sinistra, come si dice in Accademia, non può essere Mario Rui, che finisce sul mercato, ma per modo di dire: chiamano – o così raccontano – dal Brasile (il San Paolo) e dalla Turchia (Istanbul Basaksehir), dalla Spagna (il Villarreal) e dalla Francia (il Nizza e il Lille) ma per ogni proposta c’è pronto un bel no, secco, che non ammette indugi.
Poi, sarà stato per stanchezza, per sfinimento, per (dis)interesse o vai a capire cosa sia scattato nella sua testa e in quel confronto serrato con il Napoli, con De Laurentiis e (pare) pure con il suo manager, che non avrebbe condiviso tutti quei rifiuti estivi: comunque, e per farla breve, non potendosene andare sull’Aventino – che pure ha conosciuto nella sua breve esperienza alla Roma – Mario Rui s’è adagiato nella sua comfort zone: da Posillipo, in certe albe, Capri sembra di toccarla; e da Castel Volturno, in alcuni tramonti, si ha la sensazione di poter attraccare a Ischia. Sempre meglio che lavorare, direbbero in portoghese: a Marettiello (come lo chiamano affettuosamente al Maradona) niente da ridire. E ci mancherebbe: quattro milioni sino al 2026. Draghi non ci crederebbe.