Per alcuni telefonare è vintage, si preferisce comunicare tramite messaggi o con audio di Whatsapp. A volte, però, i metodi considerati obsoleti, quasi da boomer, funzionano benissimo quando si deve raggiungere un obiettivo, in questo caso convincere il capitano del Napoli che per lui ci sia ancora tanto spazio e tante pagine di storia da scrivere in azzurro. Così è stato per Giovanni Di Lorenzo, che alla telefonata di Antonio Conte arrivata in estate ha risposto con garbo e curiosità nonostante lo stato d’animo gli avesse insinuato il dubbio che la sua avventura con il Napoli fosse ai titoli di coda e ai ringraziamenti dopo cinque anni e un sogno chiamato scudetto.
Voltare pagina è stato facile. Lo è sempre quando c’è uno come il tecnico salentino ad allenarti, uno che sa curare la forma fisica e l’aspetto mentale. Lo dicono soprattutto i suoi ex giocatori, incantati dai suoi metodi. E allora Di Lorenzo s’è rimboccato le maniche dopo una stagione complicata, ha scritto una lunga lettera per far pace con i tifosi, s’è messo a disposizione del suo nuovo coach, che non l’ha mai sostituito: sette partite da titolare, neanche un minuto saltato.
E quel gol, alla prima al Maradona contro il Bologna, per chiudere un discorso aperto fin troppo tempo e far svanire ogni possibile dubbio del suo coinvolgimento. S’è ripetuto anche a Cagliari, alla quarta giornata di campionato. Di Lorenzo è intoccabile per Antonio Conte e anche per Luciano Spalletti, che conosce benissimo il suo valore, umano e professionale. Il ct lo ha difeso e sostenuto anche quando sull’esterno sono piovute critiche copiose.
In Nazionale, così come al Napoli, Giovanni è indispensabile, non solo per la sua intelligenza tattica e le sue doti difensive, ma anche per come sa leggere i momenti per spingere e farsi trovare dai suoi compagni. Leader assoluto di una squadra che, dopo un anno da dimenticare, ha di nuovo un sogno nel cuore. Fonte: CdS