Allo stadio De Cristofaro va in scena il match di Serie C tra Giugliano e Juventus Next Gen. La squadra di Bertotto viene dalla vittoria di Latina e cerca continuità di risultati contro la squadra di Montero, al penultimo posto con la peggior difesa del campionato. Arbitra Domenico Leone della sezione di Barletta.
Parte subito forte il Giugliano, al terzo minuto Giorgione evita Perotti ma sul momento del tiro il difensore bianconero Citi interviene sul pallone a bloccare il tiro del centrocampista. Leggere proteste da parte dei giocatori gialloblù ma l’arbitro indica che il difensore ha preso il pallone e quindi non è calcio di rigore.
Al minuto 8 cambia la partita, passaggio filtrante di Njambe che vede Ciuferri scattare in profondità ma Puczka lo atterra al limite dell’area di rigore, azione a cui segue l’espulsione da parte dell’arbitro.
Subito dopo il rosso diretto, segue un calcio di punizione per il Giugliano. Celegin calcia sulla barriera che si apre troppo e dopo una serie di rimpalli, Balde segna e porta avanti il Giugliano. Terzo gol in campionato per Balde.
Il Giugliano dopo il goal continua a premere per cercare il raddoppio ma la Juventus è chiusa in difesa. La squadra di Montero cerca di impostare il gioco con lanci dalla difesa alla ricerca della punta Luis Semedo. Primo tempo che si conclude per 1-0 per il Giugliano.
In tribuna presente anche l’ex difensore di Juventus e Torino Gianluca Pessotto.
Inizia il secondo tempo con una grande chance per il Giugliano, Valdesi, con un tiro cross destabilizza Daffara e sulla ribattuta arriva Giorgione che non riesce a tenerla bassa e spedisce il pallone fuori.
Ripresa in totale controllo del Giugliano che non dà l’opportunità alla squadra bianconera di creare occasioni. Dopo 3 minuti di recupero, Leone fischia la fine del match, con il Giuliano che batte la Juve uno a zero e vola al momento a un solo punto dalla vetta della classifica. La Juve non riesce a risollevarsi e rimane ferma al penultimo posto in classifica.
A fine partita leggeri diverbi tra i giocatori delle due squadre, il difensore del Giugliano Peluso “esulta” in faccia al capitano della Juventus Guerra, diverbio che però termina lì.
A seguito della partita, l’allenatore del Giugliano Valerio Bertotto ha sostenuto la conferenza stampa post gara. Ecco le sue parole e la domanda posta dal nostro inviato Emanuele Arinelli:
Salve Mister e complimenti per la vittoria. Lei ha sempre dichiarato di non guardare la classifica, però dopo la vittoria di oggi non si può non guardarla. Il Giugliano attualmente è a meno 1 dal primo posto e a più 7 sopra la zona play-off. Quindi la domanda che le faccio è: dove può arrivare questa squadra e soprattutto la vittoria e la gestione della partita soprattutto con l’uomo in più quanta consapevolezza da ai ragazzi per il proseguo della stagione?
“Stasera andrò a dormire come tutte le sere, con una serenità incredibile. Io non guardo la classifica, a me interessa quello che esprimono i ragazzi perché come dico sempre fare bene adesso ed essere sulla bocca di tutti perché sei bravo a ottobre ha un valore, il valore lo vorrei vedere di qua fra 4-5 mesi perché questa è la dimostrazione di una crescita importante da parte di tutti che ti porta poi ad avere una sensazione differente. Le vittorie aiutano a crescere e aiutano a lavorare serenamente”.
L’allenatore dei gialloblù non è stato l’unico ad aver sostenuto la conferenza stampa, a seguirsi infatti abbiamo potuto ascoltare le parole dell’allenatore della Juventus Paolo Montero. Le sue parole riportate dal nostro inviato Emanuele Arinelli.
Salve mister, terza sconfitta consecutiva, penultimo posto e ad oggi la sua Juventus ha la peggior difesa del campionato.
Le difficoltà che attualmente state trovando ci sono perché questo girone è più difficile rispetto agli altri oppure per mancanza di qualità e di esperienza della rosa?
“I ragazzi si devono calare completamente nella dimensione della categoria, il gruppo ogni anno si riforma da zero. Si stanno rendendo conto delle difficoltà di questo girone, con un calcio molto di contatto ed è il modo migliore per crescere veloci.
Dobbiamo renderci conto dell’importanza degli episodi, non si può aprire la barriera su un calcio di punizione, per esempio, come oggi abbiamo presto tanti altri gol per distrazione, ed è quello su cui lavoriamo maggiormente”.
A cura di Emanuele Arinelli
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