A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, agente Fifa ed ex direttore sportivo della Roma: “Pisilli? Conosco benissimo l’agente, una persona molto seria, che si è dedicata al lavoro in modo estenuante, senza unirsi a nessun gruppo. Si è costruito tutto da solo. Quindi sono davvero felice. Non voglio sprecare paragoni, ma per me è il nuovo Tardelli, come intensità e modo di stare in campo. Anche Mourinho è stato bravo a vederci lungo, a non farlo andare via. Poi, Pisilli, anche se con Mourinho non ha giocato molto, è stato bravo anche a vedere dagli altri compagni. É stata una partenza un po’ altalenante per tutti, compreso il Napoli. É ancora una partenza un po’ difficoltosa per tutti. L’assenza dalle Coppe fa la differenza e può agevolare molto Conte per inserire il suo modo di giocare nella squadra. Conte ha un’intera settimana per lavorare con i suoi giocatori e sappiamo quanto questo faccia bene. Tutti devono giocare contro tutti. Tuttavia, dipende anche da quando ci giochi, se sei in ottima forma, ti presenti in uno stato diverso. Sei più avvantaggiato. Certamente, quando poi vengono fatti i calendari non possono prevedere anche questo. Esonero Juric? Dipende, come per tutti, dai risultati. L’ambiente che si respira a Roma vi posso dire che è abbastanza precario. C’è un’aria di assoluta attesa. La situazione è veramente particolare, anche perché De Rossi è stato esonerato per la volontà di volersi affermare da parte di un dirigente su un allenatore, non per una questione di risultati, del gioco o di altro. Credo che lo abbiamo capito tutti. De Rossi non vorrebbe accettare. Però per lui è come se lo richiamasse la su famiglia, la madre o il padre. Non so se riuscirebbe a dire di no. Poi, anche i soldi non vanno sottovalutati. Se rifiutasse, butterebbe 3 milioni, perché è come se si dimettesse. Inoltre, ci potrebbe essere una rivoluzione a Roma. Politano è sempre stato determinante, ha bisogno solo di sentirsi amato, coccolato dall’allenatore e dai compagni. Conte credo che stia lavora soprattutto su questo. La sua dote principale è la generosità, che ha sempre avuto“.