Seria A – Il derby tra Verona e Venezia ai padroni di casa

i gialloblù ritrovano la vittoria

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Finisce 2-1 per il Verona che torna al successo dopo tre sconfitte e sale a quota nove. Il Venezia resta penultimo e patisce la terza rimonta in campionato e perde una gara che tutto sommato avrebbe avuto nel pareggio il risultato più giusto.

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L’avvio di gara è ad altissimo ritmo. Dopo nemmeno 2′, calcio d’angolo per gli ospiti e Oristanio di testa firma il primo gol stagionale e interrompe un digiuno personale che durava dal gol al Lecce dello scorso gennaio. Il Verona, che al centro della difesa schiera Magnani e Ghilardi, reagisce subito. Sfiora il palo con Lazovic, poi pareggia con il terzo gol in campionato del danese Tengstedt (9′) su assist di Mosquera. Fino all’intervallo, la contesa si gioca ad alto ritmo, con i padroni di casa vicini al vantaggio con Mosquera e gli ospiti ad avere due buone occasioni con Haps e Doumbia, alla prima da titolare in mezzo al campo.

Il secondo tempo comincia l piccolo trotto. Un tiro di destro di Busio non impensierisce Montipò che respinge. Al 60′ Di Francesco inserisce Ellertsson e Zampano, fuori Doumbia e Haps. Zanetti risponde al 65′ con Kastanos per Mosquera e passa al 4-2-3-1 dall’iniziale 4-4-1-1. La sfida non ha più il ritmo forsennato della prima mezz’ora. Da segnalare un destro di Duda che impegna a terra Joronen. Poi è Livramento con un destro a giro a sfiorare la traversa. I padroni di casa mantengono l’iniziativa, il Venezia si difende con ordine, ma non riesce a ripartire. Così Di Francesco toglie Pohjanpalo e Oristanio per Gytkyaer e Yeboah. Zanetti, ancora una volta, risponde al collega con Sarr e Dani Silva per Livramento e Duda, appena ammonito.  Il Verona si scuote. Kastanos per Tengstedt e tirocross che supera Joronen, ma non Zampano che rinvia in extremis. All’81’, Hellas completa la rimonta. Angolo di Lazovic, Joronen infila nella propria porta il pallone colpito di testa da Kastanos: 2-1. Di Francesco si gioca la carta Raimondo, fuori Sverko per provare a rimontare. L’ultimo brivido lo regala in pieno recupero Magnani, che con un goffo intervento da due passi costringe il suo portiere Montipò a un bell’intervento, di pura reattività.  

 

Marcatori: 2′ p.t. Caviglia, 9′ p.t. Tengstedt, 36′ s.t. Joron (aut.)

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Ghilardi (dal 44′ s.t. Okou), Bradaric; Duda (dal 34′ s.t. D. Silva), Belahyane; Rocha Livramento (dal 34′ s.t. Sarr), Mosquera (dal 20′ s.t. Kastanos), Lazovic; Tengstedt (dal 44′ s.t. Coppola). All. Zanetti.

VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Sverko (dal 40′ s.t. Raimondo), Svoboda, Idzes; Candela, Doumbia (dal 16′ s.t. Ellertsson), Nicolussi Caviglia, Haps (dal 16′ s.t. Zampano); Oristanio (dal 29′ s.t. Gytjker), Busio; Pohjanpalo. All. Di Francesco

Arbitro: Guida

Ammoniti: 21′ p.t. Bradaric, 32′ s.t. Ghilardi, 34′ s.t. Duda, 48′ s.t. MAgnani

 

Fonte: Gazzetta

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