A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus: “La Juventus non ha giocato bene, mentre il Napoli ha giocato molto bene: significa tanto ossigeno per l’ambiente. Anche il portiere ha giocato molto bene. Mi auguro che, per la Juventus, quest’entusiasmo non duri tanto. Le chiacchiere stanno a zero: tra PSV e Napoli, sarà una settimana difficile. La Juventus, ora, deve dimostrare che, col nuovo allenatore e con i giocatori nuovi, sono in grado di sopportare le pressioni. Pensiero Champions? Sarebbe un errore, se fosse così: va vissuta una partita alla volta. Empoli è un campo molto complicato per la Juventus: negli ultimi due anni, ha perso punti. Non si doveva sottovalutare questa squadra e anche Motta l’aveva detto. E, fino all’ultimo minuto, c’era il rischio di subire gol. Vittoria contro il PSV? Bisogna rimboccarsi le maniche: la fatica rimane, ma arriverà l’entusiasmo. Serve che i nuovi arrivati dimostrino il vero valore. Il calcio moderno non ha pazienza. La Juve ha fatto un mercato valido soprattutto a centrocampo. E’ una caratteristica di Conte sicuramente, però dopo quella partita con il Verona, i cordoni della borsa si sono spalancati: le decisioni di agire sul calciomercato si sono praticate subito dopo, con l’acquisto di Lukaku, al netto della permanenza di Osimhen, e di tutti gli altri movimenti in entrata. Chi arriva meglio alla sfida di sabato? Fisicamente sicuramente il Napoli. Ma, è anche una questione di testa: i bianconeri dovranno trovare, nella partita col PSV, un elemento che certifichi nella loro testa le qualità della squadra. La difesa c’è, anche se mi chiedo dove sia finito Danilo. Il centrocampo, anche. Qualche perplessità ce l’abbiamo in attacco: Vlahovic ha tante critiche se non segna, però ieri ha fatto una partita più che decente. De Laurentiis? Ci sono stato insieme in lega per tre anni e ci vedevamo circa ogni dieci giorni. Sicuramente non l’ho mai visto piangere. Lui ha portato avanti una buona gestione: ha dimostrato come si fa a fare buon calcio senza fare debiti. Ha dimostrato di essere sensibile: anche l’apertura nei riguardi di Conte, sul calciomercato, l’ha fatto nei propri interessi. Presidente di Lega? No, assolutamente, De Laurentiis è abituato a fare di testa sua. Il presidente di Lega deve mediare. Non credo che gli altri presidenti apprezzerebbero la sua figura“.