⚽️CdS Campania⚽️ – Orgoglio e veleni, AdL: “Il Napoli non scende a compromessi”

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De Laurentiis: Il nostro orgoglio? Aver vinto rispettando  le regole. Non scenderemo mai a compromessi. Il club  è diventato un punto di arrivo: ci ha scelto uno dei tecnici migliori al mondo. E adesso lo stadio e il centro sportivo  

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ADL festeggia  i vent’anni  di presidenza
Un discorso tra bilanci e grandi orizzonti in cui, parlando della sua creatura, si è commosso

 

«Prima squadra e vivaio insieme quanto prima  Pronti a comprare  il Maradona»   «Competeremo  seguendo sempre i nostri principi Noi ultimo baluardo del sistema calcio»

 

 

 

L altra faccia della medaglia e l’altra faccia di Adl. Aurelio De Laurentiis, 75 anni d’età e venti da presidente libero del Napoli festeggiati in questi giorni, dal settembre 2004 a oggi aveva mostrato ogni tipo d’emozione sulla scala di Ekman: gioia, rabbia, delusione, tristezza, disgusto, sorpresa e chissà quante altre mai colte. Però non s’era mai commosso in pubblico: ieri è accaduto. E s’è commosso davvero, profondamente, occhi rossi come il cuore e il sangue di chi vive con passione e di passioni. «Il Napoli non scende a compromessi di nessun tipo. Negli ultimi vent’anni non è stato, non è adesso e mai sarà ricattabile da nessuno. Siamo l’altra faccia della medaglia e così vogliamo restare. Il nostro più grande orgoglio è stato quello di vincere rispettando le regole e le persone, e continueremo a competere seguendo questi principi». L’elogio della libertà e della lealtà: è il punto in cui la voce si rompe e il presidente si ferma, provando a gestire l’emozione più fragile mai raccontata al pubblico e ai tifosi del calcio. Il suo calcio rivoluzionario, rivolto al futuro, fatto di battaglie, provocazioni, visioni, discorsi di pancia, altri di testa, colpi di scena, attacchi a un sistema che a volte lo supporta e spesso lo sopporta, trovate geniali e un po’ di umani scivoloni. Poche sconfitte e tante vittorie a conduzione familiare, senza fondi, sceicchi e tycoon. Il primo a riuscirci senza Maradona. Il secondo presidente a vincere uno scudetto, il terzo in quasi 100 anni di storia. «Per il centenario saremo pronti a stupirvi con effetti speciali degni dei nostri migliori film. Sono presidente da vent’anni, ma per quanto mi riguarda lo spettacolo deve ancora cominciare».  

 

Fonte: CdS

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