Il Mattino stamane in edicola fa il punto sullo scacchiere tattico del Napoli, rafforzato dopo gli ultimi colpi di mercato. L’obiettivo di Conte è quello di alzare il muro davanti a Meret, ributtare indietro il pericolo, e poi ripartire velocemente dalla parte opposta del campo approfittando degli spazi concessi dall’avversario. Il 3-4-2-1 sul quale sta da tempo lavorando è il modulo perfetto per interpretare le partite in questo senso: gli esterni hanno il doppio compito di difendere e attaccare, sono le chiavi del gioco. Anche l’arrivo di Neres va tenuto in considerazione: Politano, si sa, le due fasi le ha sempre fatte con grande sacrificio. Il brasiliano, sembra meno propenso. Ma forse dovrà semplicemente adattarsi.
Conte non pensa che il possesso ossessivo significhi superiorità: può anche lasciare la palla agli altri, con orgoglio e senza complessi d’inferiorità. Governare il gioco va bene, a patto che lo si faccia con la necessaria velocità. Con l’arrivo di McTominay, il reparto nevralgico del campo acquista gol, peso e soprattutto duttilità. L’ex United infatti è in grado di fornire buone prestazioni in più ruoli: regista solido, interno di classe e all’occorrenza anche diga a due.