In attesa di Lukaku, il Napoli ha l’obbligo di battere il Bologna: il Maradona deve tornare un fortino

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In attesa di Lukaku e del completamento dell’organico c’è per il Napoli l’obbligo di battere il Bologna nella prima al Maradona, quello che una volta era il fortino azzurro.

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I dati del 2024 sono angoscianti per i tifosi. L’ultima vittoria risale al 3 marzo, il 2-1 sulla Juve firmato da Raspadori all’88’, il successo che illuse Calzona, il terzo allenatore della stagione dei tormenti e gli fece credere che la squadra potesse tornare in corsa per un posto in Champions League. A Fuorigrotta, invece, il Napoli non avrebbe più vinto: le quattro sconfitte e i due pareggi cancellarono qualsiasi residuo di speranza europea.

In tutto, nello scorso campionato, il Napoli ha vinto al Maradona sei partite su diciannove. Ed è questo orribile score che Antonio Conte – vittorioso ai rigori in Coppa Italia contro il Modena, squadra di serie B – deve cancellare.
Ci sono due partite in casa prima della sosta, contro le emiliane e contro due particolari allenatori.

Italiano, il tecnico del Bologna, è stato a lungo nei pensieri di De Laurentiis, quando si doveva sostituire Gattuso nel 2021 e poi Spalletti nel 2023. Pecchia, il tecnico del Parma, è stato il capitano del Napoli e poi nel biennio di Rafa Benitez il vice allenatore.

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