Il mercato dei dati conferma un trend: i top club si affidano agli algoritmi per lo scouting e l’analisi
Il mercato dei dati non sarà affascinante come quello dei calciatori ma conferma un trend: le squadre di alto livello si appoggiano sempre più a numeri, statistiche, algoritmi per lo scouting, l’analisi della propria squadra e degli avversari. La scorsa settimana è stato ufficializzato l’acquisto di StatsBomb da parte di Hudl, di cui si scriveva da giugno. Hudl è un gigante della tecnologia applicata allo sport, StatsBomb negli anni si è affermato come il fornitore di riferimento per i dati per molti club. Hudl, per profondità e precisione dei dati, lo ha considerato il numero 1 dei dati nel calcio e con SB punta a raggiungere un livello di approfondimento senza precedenti. Nel settore, un top che compra un top. Scrive la Gazzetta dello Sport.
Hudl è alla sua tredicesima acquisizione e in passato ha acquistato anche Wyscout, nata a Chiavari e diventata leader per la fornitura di video di calcio nel mondo. Oltre a Wyscout, tra gli altri, il suo concorrente InStat e società come Wimu, Sportstec e RealTrack Systems. “Siamo focalizzati sull’innovazione per supportare la strategia della squadra, lo scouting e l’analisi delle prestazioni.
I club italiani sono sempre stati tra i primi ad adottare l’analisi dei dati, ora potranno avere un ulteriore vantaggio”, dice Alessandro Cogozzo, sales manager Italia di Hudl. La sfida è chiara: fornire soluzioni integrate, integrare video e dati di massimo livello in un unico ecosistema, collegando i dipartimenti dell’azienda. L’obiettivo, evidente: diventare il grande, unico riferimento per chi cerca dati e video nel calcio. In tutto questo, c’è un secondo risvolto italiano, oltre a quello legato a Wyscout. La Lega sta trattando con Hudl la vendita dei diritti video per il 2024-25, ne ha parlato nell’assemblea del 16 agosto e ne riparlerà in quella del 26 agosto: c’è ottimismo totale per una chiusura della trattativa. Hudl già oggi è fornitore di 20 società di Serie A su 20.
L’acquisizione conferma che il mondo del calcio vede un futuro per i dati. E del resto, l’approccio Moneyball, con i dati utilizzati per scegliere i calciatori più convenienti per un club, è stato il fenomeno principale degli ultimi anni di calciomercato. StatsBomb ad esempio è stata fondata nel 2016 da Charlotte Randall e Ted Knutson, che aveva precedentemente lavorato per Brentford e Midtjylland, e ha avuto successo per grafiche e qualità dei dati. Nella scorsa stagione ha lavorato con dozzine di club calcistici in Europa, anche di seconda o terza divisione. Hudl invece ha supportato 230.000 club in 40 sport diversi con dati, video, telecamere AI e wearable (esempio, pettorine per la rilevazione dati durante l’allenamento). Evidentemente, non considerava terminato il lavoro.