Non è un caso che ieri sera il ds Manna si sia imbarcato dall’aeroporto di Capodichino in direzione Milano, capitale del mercato e sede di una serie di incontri volti proprio a risolvere innanzitutto la storia clou: quella relativa a Osimhen.
CHELSEA E PSG. Riepilogo: l’ipotesi di uno scambio Lukaku-Osi con il Chelsea è tramontata sul nascere proprio per il rifiuto del centravanti mascherato, per nulla attratto dalla prospettiva di tingersi di Blues in prestito e di rientrare nel nuovo salary cap del club avendo uno stipendio da 12 milioni di euro a stagione. Bye bye. La chance Psg, invece, è sfumata dopo che il Napoli ha rifiutato la maxi offerta di Al-Khelaifi da 200 milioni che comprendeva anche l’incedibile Kvara, e da quel momento la pista non s’è mai più riaperta nonostante Victor avesse anche l’accordo personale con i francesi. Adieu.
I GUNNERS. E così, beh, welcome back Arsenal. Bentornato, benvenuto a corte: i Gunners sono da tempo alla ricerca di un centravanti che rinforzi il reparto, ma dopo aver trattato a lungo un altro Viktor con la lettera K, Gyökeres, si sono messi alla finestra in attesa. A guardare Osimhen, a scrutare la storia, la situazione e l’evoluzione economica del colpo. Il Napoli, si sa, era partito con l’intenzione di pretendere l’intero importo della clausola rescissoria da 130 milioni, e poi gradualmente ha cominciato a valutare l’idea di accettare offerte quantomeno non troppo lontane dai parametri stabiliti. Almeno un centinaio di milioni, se non qualcosa in più. L’idea è che l’Arsenal possa spingersi nei dintorni, volendo. E tra l’altro sullo sfondo resiste l’ipotesi Arabia Saudita (l’Al-Ahli s’era informato tra giugno e luglio).
Fonte: CdS