A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Verona-Napoli
Approfondimento su Verona-Napoli
Con la gara di ieri delle 18:30 tra Hellas Verona e Napoli, riparte anche la nuova stagione della rubrica “A mente fredda”.
E’ iniziato ieri pomeriggio alle ore 18:30 al “Bentegodi” contro l’Hellas Verona il campionato 2024/25 del nuovo Napoli, targato Antonio Conte. Partenopei e scaligeri erano però già alla seconda gara ufficiale della stagione dopo aver affrontato, con alterne fortune (sconfitta casalinga contro il Cesena per il Verona, vittoria solo ai rigori contro il Modena per il Napoli), il primo turno di coppa Italia lo scorso 10 agosto. Il match viene deciso nella ripresa quando il Verona annichilisce letteralmente i ragazzi di Conte, rifilandogli tre reti.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- L’inerzia societaria: a tutti i livelli si è chiesto da marzo aprile una rivoluzione totale in casa Napoli. E ieri pronti via, anche per infortunio di Buongiorno, per dieci undicesimi era la squadra che ha fatto stare male per un anno intero sei milioni di tifosi. Alcuni calciatori sono onestamente “INCOLLOCABILI” (trovatemi un fan di Juan Jesus che non sia suo parente), ma da altri (Gaetano Folorunsho Simeone) si doveva pretendere un minimo ricavo da reinvestire sul mercato. Il Presidente invece ha pensato che Antonio Conte (investimento pazzesco) fosse una sorta di Mago Merlino in grado di risuscitare anche i più scadenti. Servono due tre investimenti importanti, un attaccante vero, un centrocampista in grado di segnare e un difensore vero. Ma bisogna fare presto.
- Gli errori di Antonio: non farò l’errore di gettare la croce su Conte per il secondo tempo decisamente imbarazzante del Napoli. Ma alcuni appunti voglio muoverli. La squadra contro Modena e Verona (non esattamente Real Madrid e Barcellona) ha segnato zero gol (diventano tre gare se si aggiunge l’ultima amichevole col Girona) dando scarsa sensazione di pericolosità. Dietro nei tre, anche se mancava Buongiorno, poteva inserire chiunque (ANCHE UN TOSTAPANE) ma per favore basta Juan Jesus. Perché Marin è improvvisamente uscito dai radar della prima squadra? E ancora, in una squadra dove nove undicesimi non hanno il senso del gol (compresa la punta centrale) davvero non c’è spazio per Ngonge? Va bene le carenze del mercato ma Antonio può e deve fare molto di più.
- La “follia”: pensare che in questa carenza di qualità il Napoli ha a libro paga un calciatore da 11 milioni netti a stagione che potrebbe cambiare totalmente l’andamento del campionato non mi fa dormire. Il giovane (e INESPERTO) Manna continua a dire che vuole salvaguardare l’integrità del gruppo. A me piacerebbe sapere quale dei ventisette-ventotto FENOMENI che abbiamo in rosa avrebbe qualcosa da ridire sullo stipendio di Osimhen? Fate i nomi e cognomi!!! Non essendoci una trattativa in conclusione il nigeriano deve mettersi a disposizione del gruppo e se non volesse dovrebbe andare fuori rosa (a stipendio ridotto). Sta al suo procuratore trovare un club disposto a pagare la clausola prevista dal suo contratto milionario. Se non arriverà il calciatore sarà il titolare del Napoli. Altrimenti la società perderà tre volte: mancato incasso, stipendio oneroso, nessuna prestazione. E’ IL MOMENTO DEI FATTI.
- L’aspetto positivo: è incredibile da pensare ma la pesantissima sconfitta di Verona può e deve avere un risvolto positivo. Potrebbe favorire l’accelerata sul mercato degli acquisti perché ora Conte avrà fretta di inserire calciatori nuovi. Potrebbe far rinsavire, come detto, la dirigenza sulla questione Osimhen, magari col reintegro del nigeriano da subito. E soprattutto farà saggiare ai calciatori come può essere particolarmente “dura” la gestione del post sconfitta col nuovo tecnico. Vanno buttate via al più presto tutte le scorie e tossine della scorsa stagione per cambiare registro.
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore