A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Nicolini direttore sportivo ed ex dirigente dello Shakhtar. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Cosa pensa dell’acquisto di Dovbyk?
“Sicuramente sono tanti soldi. Quando li paghi così tanto, ci sono anche delle pressioni superiori. Andare a Roma non sarà semplice. Credo che la società giallorossa abbia fatto bene, è una punta che si sposa bene con Soulè e Dybala, così come avrebbe fatto bene anche a Napoli, con Conte che avrebbe saputo tirargli fuori il massimo e consentirgli di fare l’ultimo step. Avevo detto che sarebbe stato un colpo eccellente se fosse stato fatto a cifre giuste, qualche tempo fa. Dovrà confermarsi. È vero che arriva da un anno da capocannoniere ed avrà delle pressioni che, forse, non ha mai dovuto affrontare. A Dnipro sei la terza squadra del campionato ed il Girona non è il Real Madrid. Roma è una piazza difficilissima. Dunque, dovrà consacrarsi. Spero faccia bene”
Alla lunga, può diventare un rimpianto per il Napoli?
“Se il Napoli non trova il giusto attaccante, può diventarlo. Sono tanti soldi, ma per un attaccante di spessore possono anche essere il giusto investimento. È vero che gli azzurri dovevano cambiare parecchio, ma avrei investito su un calciatore che a ventisette anni può garantirti il migliore approccio”
Osimhen potrebbe davvero restare al Napoli?
“Credo di no. Alla lunga credo si scontrerebbe con Conte. Sappiamo quanto sia esigente Antonio, e non mi sembra sia nell’indole di Osimhen mettersi a disposizione e lavorare secondo le richieste del tecnico. Se restasse, con le vicende di mercato che lo coinvolgono, non partirebbe con il piede giusto. Lo scorso anno, sarebbe stato necessario una certa lungimiranza nel cedere a determinate richieste di mercato. Pensare che Osimhen si potesse ripetere nell’eccellenza della passata stagione, non dico che fosse utopia… Adesso comprendo le difficoltà nel vendere un giocatore che non vanta le stesse richieste. Il Napoli, però, ad oggi si è mosso bene sul mercato. Naturalmente, colmare il gap che si è creato nell’ultima stagione non sarà facile. Quarantuno punti sono tanti, ma è anche vero che fare peggio sia difficile”