Nella Spagna che ha trionfato, dominandolo, Euro 2024, anche un pizzico di Napoli: le furie rosse hanno potuto giovare dell’apporto di Fabian Ruiz, vecchia conoscenza dei tifosi azzurri dopo quattro stagioni – fra il 2018 e il 2022 – all’ombra del Vesuvio.
Il centrocampista attualmente in forza al Psg, riporta Il Mattino, ha retto le sorti della metà campo azzurra con alterne fortune, riuscendo comunque ad attirarsi le attenzioni dei parigini. Quello dell’andaluso in Francia non è stato il solo trasferimento perfezionato sull’asse fra Napoli e Parigi: prima di Fabian toccò a Lavezzi nel luglio 2012 e, a distanza di un anno, fu la volta di Cavani.
Fabian Ruiz è arrivato alle falde del Vesuvio su input di Carlo Ancelotti in base alle indicazioni del figlio Davide (che lo aveva visto disimpegnarsi giovanissimo nelle fila del Betis) e con la benedizione di Giuntoli che pare lo avesse già opzionato qualche mese prima. Sta di fatto che sia con Ancelotti, sia con Gattuso, sia con il “primo” Spalletti, il centrocampista ha calcato un po’ tutte le zolle della mediana, mostrando anche una certa attitudine in zona gol. Probabilmente a Napoli gli è mancata un po’ la costanza, una sorta di maturità che a 24 non è ancora obbligatorio avere. La consacrazione definitiva è giunta con la conquista del trofeo continentale, disputando sei delle sette gare e segnando due reti contro Croazia e Georgia.
«Abbiamo fatto un torneo straordinario, vincendo tutte le partite senza arrivare ai rigori – ha detto a caldo Fabian Ruiz – La squadra ha fatto un grande lavoro, tutti insieme. Il merito è di tutti. È una vittoria sicuramente meritata. In tanti siamo con De La Fuente da tanto tempo, lo conosciamo da anni e questo ci ha aiutato… Siamo una famiglia, e lo si vede in campo. Questi ventiquattro giorni sono stati incredibili e difficili da dimenticare».