Al primo secondo della lunga partita per la rinascita cominciata ieri in Trentino, il popolo azzurro ha incoronato il nuovo idolo assoluto: Antonio Conte. È stato lui il più applaudito e invocato sia all’arrivo della squadra a Dimaro, sia all’ingresso in campo nel pomeriggio. Certo, non c’è ancora il pienone e anzi erano meno di 100 i tifosi testimoni dello sbarco sulle Dolomiti e più o meno 300 gli spettatori del primo allenamento al Comunale di Carciato, ma lo spirito in campo è stato quello giusto. Subito a mille all’ora, subito con il pallone, un po’ di corsa e poi via a riprendere confidenza con l’attrezzo di lavoro e soprattutto con se stessi. Si legge sul Corriere dello Sport.
Un’ora di pura intensità, incitamenti coloriti a non mollare mai stile marines , fatica e sofferenza innescate e gratificate da Conte. Sì: quando fischia la fine, i calciatori crollano sull’erba distrutti e lui va a dare la m a no e una pacca sulla spalla a tutti. Tutti. La prima missione del signor Antonio sarà innanzitutto restituire certezze a un gruppo demotivato e decostruito da una stagione che anche la gente ha voglia di cancellare in fretta, come da slogan urlato davanti allo Sporthotel Rosatti, il quartier generale della squadra: «Conte, facci tornare grandi». E sia.
Il Napoli s’è arrampicato in Val di Sole, a 766 metri d’altezza, alle 13.22 in punto, dopo un viaggio cominciato prima delle 10 a Capodichino e proseguito da Verona in bus. Sull’aereo, atterrato alle 11.05 al Valerio Catullo, mancano i nazionali Di Lorenzo, Meret, Raspadori, Lobotka, Kvara, Folorunsho e Olivera, ma gli altri sono al completo. I veterani: Osimhen, Politano, Anguissa, Mario Rui, Juan Jesus, Simeone, Ostigard, Natan, Mazzocchi e Lindstrom. E i nuovi: Spinazzola e Marin, molto applauditi, Caprile e Cheddira.
De Laurentiis è atteso tra domani e domenica, mentre il ds Manna è arrivato insieme con la squadra. Al fianco di Conte ci sono Oriali, il vice Stellini e gli altri membri dello staff. Tutti impegnati a far sudare la squadra.
Il sole è ancora alto e caldo quando, alle 17.30, il Napoli entra in campo a Carciato: un po’ di corsa e poi a raffica con il pallone. Squadra divisa in due gruppi, ognuno in una metà del campo, per una prima seduta tecnico-tattica conclusa con partitine a campo ridotto e primo gol azzurro di Spinazzola. Dopo un’ora tremendamente intensa, stretching e lavoro defatigante per altri 20 minuti. Da oggi, invece, sotto con le doppie sessioni, mattina e pomeriggio: la prima andrà in scena dalle 9.30 alle 12. Due ore e mezz o . Senza sosta