Vendetta consumata per la Francia di Didier Deschamps, che, a otto anni dalla dolorosissima sconfitta nella finalissima domestica con il Portogallo, si prende la sua rivincita strappando a Cristiano Ronaldo e compagni l’approdo alle semifinali, dove l’aspetta la Spagna. Con un Mbappé visibilmente dolorante e a disagio con la maschera che gli protegge il naso fratturato, i transalpini, dopo una gara equilibrata, riescono ad avere la meglio sui lusitani solo ai rigori. Del resto non hanno ancora segnato un gol su azione nel corso dell’intero torneo: solo penalty e autoreti. Decisivo un palo colto da Joao Felix, che di fatto infrange i sogni di CR7, il quale chiude il torneo per la prima volta a bocca asciutta, dopo cinque edizioni in cui era andato sempre a segno.
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A SALVE. Stesso identico undici che si è imposto solo ai rigori, lunedì scorso, contro la Slovenia per il cocciutissimo Bob Martinez, che conferma capitan Ronaldo come principale referente offensivo, supportato da Rafa Leao e Bernardo Silva, con Bruno Fernandes che fluttua tra le linee. Ed esattamente come cinque giorni fa il più vivace appare il rossonero Leao, che con le sue accelerazioni improvvise mette in seria difficoltà il diretto rivale Koundé. Alla resa di conti, però, non arriva mai al sodo, complice la difficoltà di trovare CR7 e soci in un’area dominata dall’imponente Saliba. A livello offensivo non è che faccia molto di più neppure la Francia, che rispetto allo striminzito 1-0 col Belgio negli ottavi presenta l’unica variazione di Camavinga al posto dello squalificato Rabiot. Il piano, alla prova dei fatti piuttosto scontato, prevede di cercare l’unico vero creativo, Griezmann, che gode di ampia libertà sulla trequarti, nella speranza che riesca in qualche modo ad innescare un poco più che volenteroso Mbappé e un’impalpabile Kolo Muani. L’unico a provarci, così, è Theo Hernandez con una sassata respinta da Diogo Costa.
FERMI AL PALO. Ritmi e intensità s’impennano sensibilmente nella ripresa, che si apre con un potente tiro di Mbappé. Il Portogallo risponde con un’incursione di Bruno Fernandes, fermato in qualche modo dal reattivo Maignan. Il portiere del Milan si ripete, poco dopo, con un intervento d’istinto su una conclusione ravvicinata di Vitinha, per poi chiudere a stretto giro su Ronaldo, che ci prova di tacco. Ben più pericolosa l’apparizione nell’area portoghese di Kolo Muani, che spara a botta sicura ma si vede negare il gol da una deviazione miracolosa di Ruben Dias. A metà frazione entra in scena un incontenibile Dembelé e le sofferenze nelle retrovie lusitane aumentano, con Camavinga che si divora il gol da ottima posizione. Si va, così, ai supplementari, inaugurati da una girata sballata di Ronaldo, liberato dal frizzante figlio d’arte Chico Conceiçao. Il Portogallo fa più possesso palla, ma è la Francia a rendersi maggiormente pericolosa con Mbappé e col subentrato Thuram. Trovano però l’opposizione di un commovente Pepe, che con i suoi 41 anni e 130 giorni continua a non regalare un centimetro. All’inizio del secondo tempo supplementare esce di scena il dolorante Mbappé, sostituito da Barcola. Martinez risponde con Joao Felix per Leao, ma il risultato non si schioda. Di nuovo rigori per i portoghesi. Stavolta, però, Diogo Costa non ne para neppure uno e risulta decisivo, così, il palo colto da Joao Felix. Piange Ronaldo, sorride Mbappé. Sarà Spagna-Francia.
ARBITRO: Oliver (Ing). Voto: 6 Guardalinee: Burt e Cook. Quarto uomo: Marciniak (Pol). Var: Van Broekel (Ola). Avar: Coote (Ing) e Kwiatkowski (Pol)
NOTE: spettatori 57mila, angoli 10-3 per il Portogallo. Recupero: pt 0’, st 3’, pts 0’, sts 0’.
Sostituzioni: 22’ st Dembelé per Griezmann, 41’ st Thuram per Kolo Muani, 1’ pts Fofana per Camavinga, 1’ sts Barcola per Mbappé