Dopo 26 anni un nuovo palazzetto dello sport al Centro direzionale
Previsti area food e merchandising oltre a campi di basket e di padel il complesso sarà ecosostenibile
Il miracolo è avvenuto. Ventisei anni dopo la chiusura del «Mario Argento» Napoli avrà un nuovo palazzetto dello sport. Sorgerà al Centro direzionale, nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, sarà una struttura di respiro internazionale da 10-12mila posti a sedere per ospitare il basket e ogni altro evento sportivo indoor, un megaimpianto che accoglierà anche grandi concerti e spettacoli, per i quali la capienza sarà di 14mila spettatori.
Una svolta importante per la città, un passo verso una Napoli internazionale, non più solo set cinematografico prediletto. Un progetto che, come dice il sindaco Gaetano Manfredi, «darà finalmente una nuova vocazione al Centro direzionale e all’intera area ex industriale di Napoli est. All’uscita di tangenziale ed autostrada, nonché alla vicinanza della Stazione Centrale, si aggiungerà nei prossimi mesi l’apertura delle nuove stazioni della Metropolitana di Tribunale e Centro direzionale». «Napoli è sempre più stabilmente una capitale europea», aggiunge il sindaco che del rilancio di Napoli Est ha fatto una priorità della sua azione programmatica.
Il team
Il progetto prevede la costruzione del palazzetto entro il 2026, dunque tempi molto rapidi che speriamo possano essere rispettati. Fautori i patron della Gevi Napoli, Federico Grassi, Francesco Tavassi e Alfredo Amoroso, oltre a Vito Grassi, presidente della Graded, vice presidente Confindustria e azionista del club assieme al fratello. Con loro la Italstage di Pasquale Aumenta e naturalmente il Comune di Napoli che con il sindaco Manfredi ha mantenuto la parola mettendo disposizione gli spazi necessari.
Non si può negare che la spinta forte sia arrivata anche grazie alla grande stagione del club che ha portato a Napoli 17 anni dopo una Coppa Italia battendo a febbraio scorso l’Olimpia Milano di Giorgio Armani. Nella squadra del super progetto c’è dunque la Italstage Srl di Pasquale Aumenta, specializzata da trent’anni in allestimenti di grandi eventi. I partners hanno ufficialmente protocollato, presso il Comune di Napoli, il project financing ad iniziativa privata per la realizzazione del palazzetto dello sport. L’area corrisponde all’insediamento dismesso dell’ex Mercato Ortofrutticolo Comunale.
Impianto green
Il progetto, prodotto da imprese napoletane supportate da un team di professionisti anch’essi partenopei, comprende, tra l’altro, un parco urbano attrezzato di 44.000 metri quadrati dotato di un centro sportivo con campi di basket e padel all’aperto. L’investimento, completamente a carico dei proponenti, è di 54 milioni di euro. E ci sarà una parte commerciale con area food e merchandising. In armonia con il Green Deal europeo, saranno utilizzate fonti di energia rinnovabili, rendendo il complesso completamente «carbon-neutral» ed autonomo da un punto di vista della produzione energetica. Vito e Federico Grassi così commentano l’iniziativa: «Il progetto presentato per il Palaeventi è il contributo che il Napoli Basket insieme a Pasquale Aumenta per la Italstage offre alla città per potersi candidare ai grandi eventi sportivi internazionali. Basket in primis ovviamente, ma anche tennis, pallavolo, futsal, e ogni altro sport possibile a livello indoor. Un contributo reale di progettualità ed investimento per alzare sempre più l’offerta di un territorio che può puntare ad esser leader nel mondo per attrattività e senso di ospitalità».
Il progetto è supportato dal Comune, impegnato nel rilancio e nello sviluppo dell’area Est. «Sin dalla campagna elettorale, avevo promesso ai napoletani – dice Manfredi – la realizzazione di un nuovo palasport che fosse in grado di ospitare anche eventi musicali e che vivesse quindi tutto l’anno. In occasione della vittoria della Coppa Italia della Gevi confermai l’intenzione di individuare la soluzione più idonea. Con la presentazione di un progetto ufficiale da parte di una cordata imprenditoriale dotata del necessario know-how può partire il conseguente iter amministrativo»
Fonte: Il Mattino