A Radio Crc nel corso della trasmissione “Calciomania” di Massimo D’Alessandro è intervenuto Pietro Lo Monaco, dirigente
“Conte-De Laurentiis? C’è un deterrente positivo affinché l’amore duri nel tempo: la spesa che è stato costretto a fare il marchese e siccome vale per lui il denaro, ci penserà mille volte prima di commettere azioni che possano portare a rompere il matrimonio. De Laurentiis è fumantino e si presta ad azioni impulsive, ma la lezione ricevuta quest’anno credo sia stata talmente forte che dovrà rivedere il suo atteggiamento verso la conduzione della sua società. Il fatto che abbia scelto Conte, una spesa che non è nelle sue corde, sta a significare che il presidente ha capito che per rilanciare la sua società ha bisogno di lui. Conte è uno che si prende con gli annessi e connessi. Lui incide sulla campagna di potenziamento, tutti sanno che ha la paranoia del vincere e farà tutto ciò che c’è da fare per vincere subito. Ecco perchè Conte è una garanzia per Napoli e per De Laurentiis.
Abbruscato lo conosco, quando giocava lo volevo prendere, se Conte lo ha scelto è perchè probabilmente ritiene che possa fare questo ruolo. Oriali è l’uomo della pace, è una figura carismatica. Sa stare al suo posto e se serve a Conte è perchè ha bisogno di quella tranquillità necessaria, ma Oriali saprà farsi valere. Ha la calma giusta per contrapporsi alle sparate del marchese per cui è un buon tassello. Così, il Napoli inizia ad avere uno staff di livello.
Quello che il Napoli andrebbe ad investire per Buongiorno, lo ricaverà dalla vendita di Natan o di qualcun altro in modo che il disavanzo della campagna acquisti-cessioni sia limitato. Conte credo abbia già le idee chiare ed ecco perchè se si vuole prendere Buongiorno, non ha più senso tenere pure Natan.
Di Lorenzo deve restare a Napoli, ha rinnovato lo scorso anno e deve fare il professionista. Non mi porrei proprio il problema Di Lorenzo che ha qualità e deve essere una risorsa per il Napoli nella prossima stagione. La società ha la forza per imporre il rispetto dei contratti, altrimenti sarebbe troppo facile, non ci si può togliere il vestito da un momento all’altro”