A Radio Crc, nel corso della trasmissione Calciomania, è intervenuto Fabio Mandarini, giornalista: “Quando si parla di giocatori e allenatori, i discorsi di simpatia e antipatia non esistono. Conte ha uno spessore enorme, è la garanzia di una rinascita e di una rifondazione votata alla voglia di vincere perché quando punti su Conte, punti su un allenatore che non vede altro se non l’obiettivo. Il Napoli non può vivere altre stagioni come quella appena conclusa e viverla dopo lo scudetto poi, ha fatto ancora più male. Quando parli con Conte devi pensare al progetto perché è un allenatore progettuale che non si limita al breve termine. Se abbracci Conte, abbracci un progetto a lungo termine e la lungimiranza è anche una garanzia per i tifosi. Si tratterebbe di un grandissimo investimento e un contratto lungo per il tecnico significa avere ulteriori garanzie. L’ultima esperienza di Conte non è stata straordinaria, ma anche ai migliori capita di sbagliare, è indicativo pensare che voglia ricominciare da Napoli. Ci sono tutti i presupposti per ricominciare alla grande, poi la parola passerà al mercato perché ci vuole un progetto tecnico importante che possa avallare la candidatura di un allenatore come Conte. Di Lorenzo? Non so come andrà a finire questa storia, ma un giocatore come Di Lorenzo merita massimo rispetto. Lui in questi 5 anni non ha solo giocato, si è spremuto fino all’ultima goccia e da sportivo, devo dire che domenica è stato brutto ascoltare i fischi nei suoi confronti. Non doveva succedere e non ho capito neanche il senso di quella sostituzione, mi è dispiaciuto tutto quello che è successo in quel frangente. Mi auguro che la storia si ricomponga, il suo agente ha parlato di una mancanza di fiducia da parte della società, ma un giocatore come Di Lorenzo non può mancare nel progetto importante che sta costruendo il Napoli. Registro la posizione del giocatore apparentemente irremovibile, ma non chiudo ancora la storia perché Di Lorenzo è il simbolo della scalata del Napoli dal fallimento allo scudetto“.