«A 75 anni mi fumano ancora. Via gli scontenti, però i contratti si rispettano. Calcio alla deriva»
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«Rifaccio il Napoli ma ci vorrà tempo»
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«Investo bene, non mi affido mai alla sorte. E resto con il Maradona»
Manuale della rifondazione: aria e volti nuovi; tutti i giocatori sono cedibili; mai più scontenti; i contratti si rispettano. Aurelio De Laurentiis annuncia di aver indossato elmo e armatura: «A 75 anni, che festeggerò il 24 maggio, mi fumano ancora». Tutto molto, molto chiaro con vista sul golfo e sul Vesuvio ma non sulle isole, all’orizzonte c’è foschia e il nuovo allenatore non si intravede.
La giornata è afosa, Palazzo Petrucci una splendida location a picco sul mare e le domande infinite. Quando però arriverà l’estate, e insieme il tempo dei ritiri precampionato a Dimaro Folgarida e Castel di Sangro, il Napoli avrà un nuovo leader in panchina: «Stiamo partendo con una ricostruzione totale», annuncia Adl. «Ricostruiremo un Napoli fortissimo ma ci vuole tempo. Ci vuole il coraggio di rinascere e rifondare: ci saranno un nuovo allenatore, un nuovo ds che dovrebbe palesarsi al più presto per agire sul mercato in entrata e in uscita, e tante nuove figure».
A proposito del capitolo-panchina: «Conte? Siete voi a parlarne. Io l’ho fatto a novembre e poi non ne ho più parlato. Quando ho preso Sarri veniva dall’Empoli e quando è arrivato Spalletti gli hanno portato via la macchina… Ragazzi, stiamo calmini: qua sembra che ci sia soltanto un uomo che possa guidare il Napoli verso lidi importanti».