Il Napoli soffre di uno sdoppiamento di personalità. Per forza. Altrimenti davvero non si spiega. Azzurri benissimo nei primi quarantacinque minuti, male o malissimo nella ripresa. È come se la luce si spegnesse all’improvviso. Ovviamente, urge trovare le cause. Calo fisico? Questione di testa. Il CdS, in merito, scrive: “Stellini, lunedì in panchina al posto dello squalificato Conte, ha parlato di una ripresa in cui il Napoli «ha forse badato più a difendere che a giocare», precisando che questa tendenza ha fatto perdere il ritmo e la capacità di sviluppare il gioco. «Noi siamo una squadra che quando perde il ritmo non riesce a imporsi e a ripartire. Dobbiamo crescere in mentalità e in voglia di giocare la palla». Ma la mentalità, l’aggressività e l’intensità del primo tempo, sia in fase offensiva sia in quella difensiva uomo contro uomo, sono state ottime. Giustissime, da scudetto. E proprio per questo motivo è complesso trovare una spiegazione a una metamorfosi così netta e improvvisa.”