Conte lo sa che ci sono 5 possibilità di cambiare, non è “ancorato” ai vecchi sistemi. Lo sa benissimo. Semplicemente crede che inserire gli uomini che ha in panchina non servirebbe ad invertire la rotta e preferisce non effettuare cambi. In pratica non si fida delle alternative che ha a disposizione, quindi non le utilizza. Il problema è che adesso quei “titolarissimi” sono spremuti, pur dovendo giocare solo una volta a settimana…Scrive La Repubblica: “Stanchi alla meta. I leader del Napoli hanno dato tutto fino a gennaio, sfruttando il vantaggio di potersi concentrare solo sul campionato. Ma i titolarissimi hanno consumato troppa benzina e l’età media dei big azzurri è alta, con gli insostituibili Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Politano e Lukaku a ridosso o oltre la trentina. Conte però è convinto di non poter fare mai a meno di loro e non ha la stessa considerazione dei ricambi, utilizzati solo nei casi di estrema necessità. Ecco perché la squadra cala nei secondi tempi, soprattutto quando ha di fronte avversari con organici molto più numerosi e attrezzati. Nel calcio moderno si vince in 16 ed è in controtendenza la scelta di non utilizzare quasi mai i 5 cambi. Delle due l’una: o il tecnico non si è messo al passo con i tempi (ipotesi improbabile) o si fida solo dei big. Sta di fatto che gli azzurri sono sulle gambe e si dovranno aggrappare al calendario. Ma c’è la minaccia dell’emergenza, con le squalifiche di Di Lorenzo e Anguissa e l’ansia per McTominay. La buona notizia sono invece i recuperi di Meret, Buongiorno e Spinazzola, pronti per l’Empoli.”
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UFFICIALE, SERIE B – Gli arbitri designati per la 33ª giornata
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