A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Bologna-Napoli

Approfondimento su Bologna-Napoli

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Il Bologna di mister Vincenzo Italiano sarà impegnato domenica prossima nella difficilissima trasferta di Bergamo contro l’Atalanta.

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Si è giocata ieri sera alle ore 20:45 allo stadio “Renato Dall’Ara” la gara tra il Bologna e il Napoli, posticipo del “monday night” della 31° giornata di campionato. I felsinei sin qui si sono dimostrati una squadra in grandissima salute, pronta a giocarsi fino alle fine la qualificazione in Champions League nonostante le illustri cessioni estive. I partenopei invece, dopo la tanto affannosa quanto preziosissima vittoria casalinga contro il Milan, erano chiamati ad affrontare un ostacolo davvero molto tosto chiamato Bologna. Alla fine ne esce fuori un pareggio che lascia invariate le distanze in vetta, con l’Inter avanti di tre punti.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • La maledetta primavera napoletana: è incredibile come in questo periodo di caldo anomalo ci sia una sola squadra al mondo con calciatori vittime di influenza a poche ore dalla gara. Già perché Mc Tominay prima della sfida contro il Milan e Meret ieri mattina a Bologna sono state assenze pesantissime. Aggiungiamoci Spinazzola infortunatosi in un’amichevole e Buongiorno in condizioni precarie, ad allungare l’emergenza che ormai va avanti da gennaio. E contro l’Empoli mancheranno sia Di Lorenzo che Anguissa per squalifica.

 

  • Il blocco psicologico: c’era una volta un Napoli impermeabile, in grado di trovare il vantaggio e difenderlo a spada tratta per portare a casa tre punti. Ecco quel Napoli e’ sparito a inizio febbraio, quando in pieno recupero Angelino bucò Meret. Da quella vittoria sfumata ad oggi, fatta eccezione per la gara casalinga contro l’Inter, i partenopei hanno dato vita a secondi tempi di fortissima sofferenza. Non è una stanchezza fisica ma un palese problema di natura psicologica, perché la squadra appare molle sin dalle prime battute della ripresa. Su questo calo mentale è giusto che mister Conte si interroghi rapidamente e provi a trovare il giusto rimedio per far ritornare i suoi a giocare per novanta minuti.

 

  • Il pericolo da fiutare: e allora affrontiamo il tema “Antonio Conte”. Facciamolo col rispetto e la stima che si deve all’artefice della risurrezione partenopea, nonché uno dei tecnici più vincenti in assoluto. Troppe gare, come già ribadito, in cui gli azzurri nella ripresa hanno concesso campo e palla agli avversari, prestandogli totalmente il fianco sin dal primo pallone giocato. Questa gestione purtroppo ricorda fortemente quella di qualche anno fa di “gattusiana memoria”, quando il tecnico calabrese ripeteva ad ogni intervista di pericolo da fiutare per giustificare i gol presi. Un po’ tutti ricordiamo la sua idea di calcio fatta di palloni sparacchiati via con superficialità che significava dare continue opportunità alla squadra affrontata di poter creare nuovi pericoli. E allora Antonio Conte, tecnico vero e di valore, ritorni a gestire il risultato col suo marchio di fabbrica, ovvero il palleggio a nascondere il pallone.

 

  • L’ennesima occasione: d’accordo il Bologna è sicuramente la squadra più in forma del campionato e non era la gara più semplice da vincere. Però quando non sfrutti delle chance enormi come già capitato in passato a Como e Venezia, e raccogli solo dodici punti nelle ultime nove giornate, ogni singola occasione dovrebbe essere sfruttata per tentare di accorciare in classifica. Questo pareggio di Bologna permette di mettere quasi in ghiaccio la qualificazione in Champions (+9 sulla quinta in classifica), tuttavia a mio avviso rende ancora troppo difficile la rincorsa scudetto. A sette giornate dal termine tre punti sembrano purtroppo uno svantaggio non da poco, invece essere li’ a una sola lunghezza avrebbe dato tantissima pressione all’Inter, che ora sa di poter giocarsi un jolly in una delle prossime gare. MAI COME STAVOLTA SAREI ESTREMAMENTE CONTENTO DI ESSERE SMENTITO…

A mente fredda” è a cura di Marco Lepore

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