Frank Anguissa è tornato. Il centrocampista 2.0, quello che sa difendere ed offendere, quello dallo strapotere fisico, quello che sa inserirsi, è tornato. Ed è tornato ad essere decisivo. Ha già segnato il doppio dei gol (tre) che aveva messo a segno nell’anno dello scudetto. Scrive il CdS: “Una progressione direttamente proporzionale al suo ritorno in campo dopo i problemi fisici. […] Conte l’ha mandato in campo per poco più di un’ora (65’) contro il Milan, dove si era intravisto il vecchio Anguissa, prima di calare alla distanza. E così è stato a Bologna. Un tempo da leone, un secondo meno brillante come tutto il Napoli, ma non mollando mai, soprattutto nel recupero, presenza fissa in area del Bologna alla ricerca, disperata, del gol vittoria che non è arrivato. L’ultimo pallone toccato della partita è stato il suo, un tentativo di cross finito sull’esterno della rete. Ha segnato un gran gol, ma non è servito per la vittoria. Conte, per lo meno, ha una certezza: il miglior Anguissa è tornato.”