Raspadori è il simbolo della fame della vecchia guardia

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In panchina per sei mesi, Jack riscoperto solo dopo l’addio di Kvara e l’infortunio di Neres, non ha esitato a dare il massimo di se stesso. Tant’è che quel carattere, quella grinta, qualche certezza su come giocare a Bologna la tolgono a Conte: meglio il 4-3-3 con Neres o il 4-4-2 con Raspa al fianco di Lukaku? Neres è nettamente in vantaggio, perché il tridente ha dato altre risposte. Anche qui, c’è il peso dell’anima dello spogliatoio del terzo scudetto, blindato dal 4-3-3 di Spalletti dalla prima all’ultima giornata. Conte non conosce integralismi difensivi, il suo Napoli ha saputo cambiare modulo all’occorrenza, per necessità e scelta, e sempre con una formidabile resa: merito dei draghi là dietro, degli storici dello scudetto, più Buongiorno. Nessun organo del corpo azzurro è stato trascurato, oppure usato poco e male: testa, piedi, nervi, muscoli, polmoni. Il demiurgo è stato lui, Conte che allena la squadra ma anche quelli attorno a se stesso: l’altra sera, con il vice presidente Eduardo De Laurentiis, ha portato il suo staff a cena. Non è capitato mai da quando sono a Napoli.    Fonte: Il Mattino

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