Lui è uno abituato a exploit improvvisi.
È una torre, dicevamo, un gigante di un metro e novantatré che vanta il titolo di maratoneta della Serie A, che recita due fasi a memoria, che custodisce una delle chiavi fondamentali del 4-3-3 di Conte, ma talento a parte non è mica sempre stato un corazziere. Anzi: intorno alla maggiore età sfiorava il metro e sessanta e poi nel giro di un anno schizzò all’improvviso di oltre trenta centimetri diventando un gigante.
Una storia identica a quella di un altro centrocampista passato da queste parti, Fabian Ruiz, ai tempi del Betis, con tutte le conseguenze (negative) legate a fenomeni estemporanei del genere. Ma come il collega, il finale è stato molto lieto: due grandi giocatori. Con una piccola differenza: Fabian ha vinto ieri il suo primo campionato con il Psg, mentre McTominay insegue ancora l’impresa.
Fonte: CdS