Bologna, si ferma l’ex Milan Calabria. Ecco i tempi di recupero

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L’unica macchia di una serata complessivamente vicino alla perfezione: siamo attorno all’ora di gioco di Empoli-Bologna, un contrasto tra Emmanuel Gyasi e Davide Calabria (immolatosi per evitare il gol) provoca l’uscita dal campo di quest’ultimo, giusto pochi minuti dopo. Trauma distorsivo alla caviglia sinistra, comunica Casteldebole. Ieri gli accertamenti all’Isokinetic, oggi il verdetto definitivo: con l’ultimo ciclo di esami, che svelerà in via definitiva le condizioni del terzino ex Milan.

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APPRENSIONE. Calabria c’ha riprovato a rimanere in campo, ma senza successo: un tentativo da guerriero, che però non è bastato. Sul momento il terzino ventottenne (già ai box in questo inizio di stagione al Milan, per un problema prima agli adduttori e poi al polpaccio) si era toccato il ginocchio, a più riprese. Quindi eccolo prendere la strada degli spogliatoi: con l’apprensione collettiva, per un movimento innaturale della gamba. Per l’ex Milan era il secondo impegno in pochi giorni da titolare, dopo quello al Penzo di Venezia: la quinta da titolare consecutiva, di un mese (l’ultimo) davvero superlativo. Italiano gli aveva dato fiducia anche in Coppa Italia, con le cose andate fino a quel momento benissimo. Fino però al fattaccio. O meglio: a uno scontro di gioco inevitabile, visto il pericolo di rete. Ma che al difensore rossoblù, potrebbe costare tanto.

RISCHI. Il pericolo che Davide possa stare ai box per qualche partita c’è. E quindi la morale della favola è che nel momento più delicato della stagione, Lorenzo De Silvestri ed Emil Holm potrebbero caricarsi per un po’ il peso del reparto sulle spalle: e più nello specifico, una fascia destra che pur senza Calabria, avrebbe comunque i degni interpreti a sostituirlo. Uno non necessita di presentazioni, si chiama Lollo il Sindaco, l’usato sicuro che non tradisce mai; l’altro, lo svedese, è appena tornato da una fine di inverno passata fuori dal campo: anche se le ultime recenti apparizioni (specie quella con la sua Svezia, dove tra le altre cose ha pure segnato) confermano che il recupero è a buon punto. Prima di applicare il piano B però, c’è da attendere la sentenza da Casteldebole: dove un po’ di apprensione c’è. Le sensazioni comunque, lasceranno oggi il posto alle certezze: in un senso o nell’altro.

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