Il presidente De Laurentiis non le manda a dire all’amministrazione comunale di Napoli nell’incontro con il ministro dello sport Abodi e il sindaco della città Manfredi per l’evento Aura Neapolis. Il presidente dei partenopei ha rilanciato alcuni dei successi raggiunto dal club nei suoi 21 anni di gestione: 1 miliardo e 200 milioni investiti per l’acquisto di grandi giocatori, club con bilanci in utile; ma ha ricordato anche le urgenze più pressanti: Castel Volturno deve essere abbandonato entro un anno e il Napoli sta cercando anche terreni per permettere ai ragazzi di raggiungere facilmente il campo dopo la scuola. Non poteva mancare, poi, la questione stadio, soprattutto in vista di Euro 2032: “Vorrei uno stadio da 65 mila posti per quelli di casa e 3mila per gli ospiti. Il Maradona è stato fatto nel 1959, poi massacrato nel 1990. Se volessimo portare tutto lo stadio più vicino al rettangolo verde, noi dovremmo fare dei lavori che ogni anno ci farebbero perdere 18mila spettatori per settore. Fermo restando che in un anno si riesca a fare un settore. Il problema è un altro… Manfredi ha detto di riaprire il terzo anello… A parte che per l’ultimo anello avevo progettato di fare i salottini. Quelli che comprano i salottini li prendono per questioni di rappresentanza, collaboratori, ospiti, è più un fatto di frequentazione. I soldi per il Maradona li metto io, la verifica di fattibilità non dipende da me ma dalle verifiche che si stanno attuando. Abodi deve intervenire affinché Corte dei Conti e le sovrintendenze non mettano bocca in queste cose“. Il ministro Abodi, però, dà qualche speranza al Maradona di poter rientrare negli stadi per le gare dell’Europeo: “Siamo ancora in tempo per far diventare lo Stadio di Napoli uno degli impianti in cui si giocheranno le partite dell’Europeo ma dobbiamo essere tempestivi ed efficaci. Insomma, dobbiamo partire. Il miglioramento dello Stadio Maradona è l’opzione più possibile e probabile che possiamo mettere in atto, malgrado il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, avrebbe preferito una soluzione nuova e diversa. Ribadisco che qualunque sia la soluzione finale, l’importante è che venga presa poiché il tempo ancora c’è ma non è tanto“. Il sindaco, Gaetano Manfredi, ribadisce: “Gli Europei sono l’occasione per risolvere il problema“.
Fonte: Gazzetta dello Sport