ADL: “La gestione dello stadio è un tema cruciale, i fondi li metto io”

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Aurelio De Laurentiis è presente all’evento di Fratelli d’Italia a Napoli. Il patron azzurro ha preso parola durante l’evento e queste sono le sue dichiarazioni riportate da Tuttomercatoweb:

 

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“Mi dispiacerebbe dover lasciare il Maradona, stiamo facendo il possibile per restare. Non posso avere 10mila posti auto, ma ci sono le stazioni della metropolitana. Il problema, oltre ai parcheggi, riguarda anche gli spazi commerciali. Vorrei uno stadio da 65mila posti per i tifosi di casa e 3mila per gli ospiti. Bisogna valutare il livello di usura dello stadio Maradona. Ogni intervento strutturale potrebbe creare problemi, come accaduto due anni fa con il crollo sotto la curva.

 

Il vero problema è un altro… Manfredi ha parlato di riaprire il terzo anello, ma io avevo pensato di realizzare lì dei salottini per aziende e rappresentanze. Chi acquista questi spazi lo fa per motivi di rappresentanza e ospitalità, più che per semplice passione sportiva. I fondi per il Maradona li metterò io, ma la fattibilità dei lavori dipende dalle verifiche in corso. 

 

Da due anni sto cercando un’area per il nuovo centro sportivo, perché tra un anno dovrò lasciare Castel Volturno. È fondamentale trovare terreni che consentano ai giovani calciatori di raggiungere il campo facilmente, anche dopo la scuola.  Alla Meloni chiederei di prestare attenzione al calcio. Esiste una legge che permette di costruire stadi con supporto finanziario per riequilibrare il sistema economico del settore. Le soprintendenze non dovrebbero interferire, perché lo sport non riguarda il loro ambito. Serve un intervento diretto da parte del governo!

 

Stadio Maradona? 

Quando sono arrivato, in Germania rappresentavano Napoli con un piatto di spaghetti e una pistola. Abbiamo lavorato duramente per restituire alla città il prestigio che merita. Sapevamo che il Comune, a causa della sua situazione debitoria, non avrebbe potuto aiutarci. Solo con l’arrivo di Manfredi la situazione è migliorata e oggi vediamo qualche spiraglio positivo. Non posso chiedere al sindaco investimenti infrastrutturali, perché la città ha altre priorità. Il Napoli ha saputo costruire un progetto vincente, investendo oltre 1 miliardo e 200 milioni per acquistare grandi calciatori.

La gestione dello stadio è un tema cruciale: pur avendolo a disposizione solo nei giorni delle partite, abbiamo dimostrato di saperlo valorizzare. Vorrei che Napoli smettesse di essere matrigna e diventasse finalmente una città più aperta e moderna”.

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