L’Equipe, parla Antonio Conte: “Quando sei in alto devi lottare per lo scudetto!”

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A un passo dal titolo, ma soprattutto sulla scia di un record raro in Europa. Il Psg già stasera può laurearsi campione di Francia con sette giornate di anticipo, vincendo a Saint Etienne, con una sconfitta del Marsiglia e un pareggio del Monaco. La squadra di Luis Enrique però punta anche all’imbattibilità stagionale. Per il momento è l’unica squadra a non aver mai perso tra i principali campionati continentali. Dovesse continuare così, allora diventerebbe solamente la quarta dal 2000 in poi. Come per esempio la Juventus del 2011-12 allenata da Antonio Conte, attuale tecnico del Napoli, intervistato per l’occasione dall’Equipe.

Restare imbattuti – spiega il tecnico azzurro – non era affatto nei nostri piani. Era inimmaginabile e non è mai qualcosa che si possa prevedere. Quell’anno andammo pure in finale di Coppa Italia e fu la sola gara persa, con il Napoli (2-0, ndr). Abbiamo superato anche le previsioni più ottimistiche”. Non c’è una ricetta, secondo Conte: “A partire dal momento in cui eravamo in alto in classifica, quel che mi interessava era lottare per lo scudetto e con il Milan, campione in carica, con una squadra molto più forte della nostra. Erano i favoriti con Ibrahimovic, Thiago Silva, Gattuso, Nesta, Robinho. Avevamo poco margine, ma eravamo ipermotivati, e quindi siamo riusciti a realizzare l’exploit di non perdere mai. E’ una cosa rara, c’era riuscito solo il Milan vent’anni prima”.

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Il Psg sarebbe il primo in Francia: “Può essere una motivazione in più, anche se hanno un ampio margine sul Marsiglia (+19, ndr). Il principale pericolo per il Psg è che ci sia un calo mentale. Noi non avevamo la Champions da giocare, che è una competizione che può occupare i pensieri dei giocatori. Per mantenere la massima esigenza servono giocatori molto forti, non solo tecnicamente ma anche di personalità, di mentalità”. Al Psg non ne mancano: “Hanno meritato la qualificazione contro il Liverpool sulle due partite. Giocare ad Anfield non è una cosa per tutti. E il Liverpool è una squadra temibile che sta vincendo la Premier League con un grande margine. Il Psg è una squadra impressionante e Luis Enrique ha fatto un lavoro incredibile”. Il tecnico appunto, che può fare la differenza, secondo Conte: “Non deve essere mai un tipo troppo tranquillo, perché è il termometro della squadra, deve sentire i cali di motivazione, trovare il modo per svegliare tutti e mantenere la massima concentrazione. Ma Luis Enrique non ha bisogno dei miei consigli”.

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