“Mi sento un belga napoletano ogni giorno un po’di più”, Lukaku sempre più partenopeo

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Ieri, l’attaccante del Napoli, Romelu Lukaku, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, dove fra le altre cose si è soffermato sul suo rapporto con Antonio Conte, e su quello coi napoletani che lo hanno accolto da subito con entusiasmo, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Lo scudetto, finora, lo ha vinto proprio con Conte: nel 2021, all’Inter. Ma il bis azzurro sarebbe una favola: «In questa città capisci subito di rappresentare un popolo: il Napoli è una parte fondamentale per la gente. Mertens mi aveva preparato, ma viverlo è qualcosa di straordinario. Senti davvero l’affetto e la passione. Per noi giocatori questa energia è una spinta incredibile a dare il massimo. I tifosi ci seguono ovunque anche in trasferta: è un’emozione unica. Loro vogliono rivivere le sensazioni provate da poco: vincere è fantastico, rivincere lo è ancora di più. Anche noi vogliamo provarlo insieme con la città, non ci sentiamo sazi». Cresce il rapporto con Napoli: «Mi sento un belga napoletano ogni giorno un po’ di più. Mertens mi ha detto di voler tornare a vivere qui dopo il ritiro, grazie a lui ho conosciuto persone fantastiche. Rapporti che resteranno per sempre».

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Come quello con Conte. Il loro è un legame speciale: «Non mi sento privilegiato, anzi: si aspetta sempre di più da me. Però questa responsabilità mi piace, mi ha aiutato a crescere e mi ha dato una grande spinta nella carriera. Per questo gli sarò sempre grato». Il tecnico lo ha ritrovato a Napoli ad agosto: «Mi aveva chiamato tanto tempo prima e dopo un minuto dissi sì. Sapevo di cosa avessi bisogno e lo sapeva anche lui. Non c’era bisogno di parlare troppo». In Belgio è stato ripreso in campo mentre caricava la squadra, un discorso da leader e motivatore: «Ogni partita per noi è come una finale». Sembra il suo allenatore. Magari in futuro lo emulerà in panchina: «Una parte di me è convinta, ma c’è anche una parte che dice no. A fine stagione farò un corso per allenatori Uefa A e Uefa B e poi capirò le sensazioni».
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