IL DATO – Napoli, attacco e difesa, da inizio stagione il trand si è invertito
Il Napoli, in questa parte di campionato che va verso la conclusione, può iniziare a tirare le somme, anche per capire l’andamento delle varie fasi di gioco azzurro, e pare che rispetto ad inizio stagione il trand si sia invertito, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Paradossalmente? È migliorato l’attacco ed è peggiorata la difesa. La fase difensiva: nelle prime quindici, il Napoli ha viaggiato alla media di 0,66 gol subiti a partita, mentre nelle successive quattordici è salito a 0,93. Cioè quasi una rete a partita. Tra l’altro, è nettamente peggiorato il trend delle giornate concluse con la porta blindata: a Venezia, prima della sosta, lo 0-0 ha riproposto un clean sheet dopo un’attesa lunga otto gare. E ciò significa che nel girone di ritorno il Napoli è riuscito a non subire soltanto due volte in dieci giornate: all’andata, prendendo come riferimento le prime dieci, i clean sheet erano stati sette. Più della metà dei tredici complessivi. L’analisi, insomma, certifica innanzitutto il principio di fondo che è sempre l’equilibrio a fare la differenza. E poi che il vero punto di forza del Napoli di Conte è stato la difesa. La tenuta difensiva a fronte di un attacco meno esplosivo di altre per caratteristiche innate, e dunque per propensione realizzativa dei singoli elementi della rosa: Kvara è ancora il terzo marcatore della rosa con 5 gol e il solo Osimhen, in Süper League, con i suoi 20 gol ha segnato più di Lukaku (10), Raspadori (4), Politano (2), Neres (2), Simeone (1), Ngonge (0) e Okafor (0; 1 con il Milan) messi insieme. A nove giornate dalla fine della stagione, e in piena lotta scudetto, la conclusione è una conseguenza: a prescindere dalla variabile di un’esplosione offensiva, il Napoli deve tornare blindato per poter rincorrere fino in fondo l’obiettivo”.