Aggressione sessuale e condanna a 4 anni, per Dani Alves è arrivata l’assoluzione in appello
Dani Alves, condannato a 4 anni e mezzo per aggressione sessuale ed attualmente in regime di libertà condizionata, è stato assolto. Il Tribunale Superiore di Giustizia della Catalogna (TSCJ) ha infatti prosciolto – stando al portale TMW – l’ex calciatore di Juventus e Barcellona relativamente al reato ascrittogli e per il quale si attendeva l’appello di una sentenza impugnata da tutte le parti in causa.
Se il legale del terzino brasiliano chiedeva per il suo assistito la completa assoluzione, la Procura aveva richiesto di aumentare la pena a 9 anni e la parte civile chiedeva di portarla a 12. Alla fine, il TSCJ ne ha deliberato l’assoluzione per insufficienza di prove: “Siamo felici, è innocente, la giustizia ha agito. È stato molto emozionante, è stata fatta giustizia“, ha dichiarato Irene Guardiola, l’avvocato del 41enne. “Ci aspettavamo questo, è giustizia. Alves è innocente, è stato appena dimostrato e finalmente è stata fatta giustizia. Sono emozionata. Ci credevo e siamo molto contenti. La sentenza non è definitiva, è lunga e devo leggerla“, le dichiarazioni riportate da Relevo. L’ex Juve potrà ora richiedere un risarcimento per il tempo trascorso in detenzione preventiva, mentre la vittima potrà ricorrere alla Corte Suprema.
Il Tribunale Superiore di Giustizia, in attesa di leggere tutti i dettagli del documento, ha confermato che non è possibile considerare l’avvenuta aggressione sessuale poiché non ci sono tutte le prove in grado di affermarlo. Secondo la sentenza, la testimonianza della vittima non ha tutta la credibilità perché è contraddittoria: “Si è rivelata una testimone non affidabile poiché altre delle sue numerose affermazioni non sono state verificate, elude ciò che metodologicamente avrebbe dovuto essere indagato dal Tribunale di primo grado, cioè il contrasto di quella dichiarazione (penetrazione vaginale non consensuale, ndr) con le altre prove“.