Vittoria, Rimembranze, Virgiliano: “Mi tiene Napoli”, disse Virgilio…

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Se non hai mai visitato Napoli e desideri farlo da tempo, o magari l’hai già vista innumerevoli volte e sogni di tornarci, c’è sicuramente qualcosa che non sapevi o che non hai ancora visitato…Il consiglio è quello di approfittare della bella stagione per un tour nel ventre del capoluogo partenopeo. Da napoletana, confesso che, ogni volta che passeggio per la mia città, scopro qualcosa che non avevo visto prima e che attira la mia curiosità. Oggi vorrei portarvi con me alla scoperta dello splendido Parco Virgiliano. Fu realizzato durante il ventennio fascista e aprì nel 1931 con il nome Parco della Vittoria o della Bellezza, poi definito Parco delle Rimembranze, per commemorare i caduti della Grande Guerra e in seguito Parco Virgiliano, in onore del poeta latino. Concepito con una struttura a terrazze, regala una splendida visuale panoramica del golfo di Napoli coprendo  un’area di 92.000 m2. Dalle sue “terrazze” si possono ammirare, in un colpo d’occhio, la penisola sorrentina dal Vesuvio a Sorrento, le isole di Capri, Procida, Ischia e Nisida, la costa di Posillipo, Coroglio e la costa flegrea da Pozzuoli a Capo Miseno. Napoli ha accolto e incantato nel corso del tempo tantissimi personaggi illustri.
Molti hanno scelto di trasferirsi nel capoluogo campano rapiti dal fascino e dalla bellezza della città, tanti hanno tratto ispirazione dalla bellezza e dal folklore popolare per realizzare opere diventate famose in tutto il mondo, altri ancora, invece, l’ hanno scelta come loro ultima dimora. Non lasciatevi fuorviare dal nome del parco, perché non è esattamente qui che si trova la tomba di Virgilio, la guida di Dante. Per poterla ammirare bisogna recarsi nel piccolo parco alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina. La stessa grotta che si apre sulla tomba di Virgilio. Si dice che fu realizzata dallo stesso poeta grazie all’aiuto degli spiriti soprannaturali, sapientemente orientata in modo tale da ricevere luce durante tutto l’arco del giorno. Il mausoleo ospiterebbe le spoglie del poeta latino laddove un epitaffio recita: “Mantova mi generò, la Calabria mi rapì e ora mi tiene Napoli”. Affascinante è la leggenda secondo la quale il poeta avrebbe trovato all’interno del parco una bottiglia contenente 12 diavoli che in cambio della libertà gli insegnarono tutti i segreti della magia. Che dire… anche i sommi poeti non sono rimasti immuni al fascino dell’ ammaliatrice Partenope! Stay tuned! 

Factory della Comunicazione

Ludovica Raja

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